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Multa da 4 milioni dell’Antitrust a Poste italiane: “Pratica aggressiva sull’accesso ai dati dei clienti Banco Posta e PostePay”

L’utilizzo delle app Banco Posta e PostePay è stato subordinato al rilascio dell’autorizzazione da parte dell’utente ad accedere ai dati del proprio smartphone "in base a una richiesta genericamente motivata dalla necessità di garantire la sicurezza da eventuali frodi"
Multa da 4 milioni dell’Antitrust a Poste italiane: “Pratica aggressiva sull’accesso ai dati dei clienti Banco Posta e PostePay”
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Multa da 4 milioni dell’Antitrust a Poste Italiane. “Il procedimento – si legge nel bollettino dell’authority – ha accertato l’esistenza di una pratica commerciale scorretta posta in essere dalla società nell’offerta dei servizi di pagamento e consistente nel blocco (o nella prospettazione di blocco) dell’utilizzo delle App Banco Posta e PostePay installate negli smartphone con sistema operativo Android”. Una pratica “aggressiva in violazione degli articoli 24 e 25 del Codice del consumo”, perché la possibilità per i clienti di Poste di poter continuare ad avvalersi delle App “è stata subordinata al rilascio obbligatorio del consenso all’accesso a una pluralità di dati presenti nel proprio smartphone, in base a una richiesta genericamente motivata dalla necessità di garantire la sicurezza da eventuali frodi agli utenti delle App Banco Posta e PostePay”.

“I dati che si chiedono agli utenti devono sempre essere adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per le quali sono richiesti”, spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Non devono mai essere eccedenti. Men che meno si può condizionare indebitamente la volontà dell’utente, forzandola con il blocco di un’app”.

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