Due bandiere palestinesi e un grande striscione con la scritta: “E adesso… licenziateci tutt*”. Un unico grido viene ripetuto più volte: ‘Palestina Libera’. È il flash mob organizzato da alcuni lavoratori del reparto dei laboratori ex Ansaldo del Teatro alla Scala, insieme al sindacato Cub. Poco prima della pausa pranzo di martedì 3 giugno, si sono ritrovati per dimostrare solidarietà alla giovane collega licenziata. Lo scorso 4 maggio, all’inizio di un concerto alla Scala, con in sala la presidente Giorgia Meloni e altri invitati dall’ Asian Development Bank, la ragazza – in servizio come maschera – ha gridato dalla galleria ‘Palestina Libera’. Un gesto che le è costato immediatamente il posto di lavoro e che oggi spinge i colleghi a manifestare contro quello che definiscono un licenziamento illegittimo e “politico”.
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