
L'istituto della Cei scende in campo incoraggiando la partecipazione. I partiti di governo invece spingono verso l'astensione
Caritas Italiana invita tutti al voto per il referendum dell’8 e 9 giugno. Particolare attenzione sul quesito per accorciare i tempi necessari all’ottenimento del diritto di cittadinanza. L’istituzione religiosa e assistenziale “incoraggia ad approfondirne i temi – il lavoro e la cittadinanza – e a guardare al voto informato come a un’espressione di partecipazione e corresponsabilità”. Una posizione in contrasto con quella della maggioranza. L’indicazione delle forze di governo è stata chiara: Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno invitato gli elettori ad astenersi. Non la Caritas.
L’appello Caritas: “Cittadinanza in tempi congrui è dignità” – “L’ottenimento della cittadinanza in tempi congrui – è scritto nell’appello – da parte di donne e uomini che contribuiscono con il loro lavoro al benessere dell’intera collettività, corrisponde al riconoscimento della dignità delle persone che, nell’ottica del bene comune, ovvero del bene di tutti e di ciascuno, sono da accogliere, proteggere, promuovere e integrare”. Dunque l’invito a raccogliere l’appello della Cei per “integrare, nella pienezza dei loro diritti, coloro che condividono i medesimi doveri e valori”.