Folgorato mentre raccoglie le ciliegie: trentenne morto dopo tre giorni di agonia in ospedale
È rimasto folgorato mentre raccoglieva le ciliegie in Vallecamonica ed è stato subito trasportato in condizioni critiche all’ospedale Civile di Brescia. Alessio Gardin, trentenne proveniente da Darfo Boario Terme, è morto ieri dopo tre giorni di agonia.
L’incidente è avvenuto domenica pomeriggio (25 maggio), quando Gardin ha deciso di raccogliere con la sua compagna le ciliegie da alcune piante cresciute in un campo di famiglia a Bessimo. Secondo quanto riporta il Corriere Brescia, il giorno prima il trentenne ha chiesto ai suoi zii, che sono anche i suoi datori di lavoro (titolari dell’Elif di Rogno), di poter usare un furgone dotato di un cestello elevatore in modo da raggiungere anche le ciliegie più alte.
Vista la vicinanza delle piante con i cavi di media tensione, il ragazzo e la sua compagna hanno fatto attenzione a non avvicinarsi troppo, ma gli sforzi sono stati inutili: Alessio Gardin è stato colpito da un “arco elettrico” con una scarica da 15 mila volt che, oltre ad averlo tramortito, ha provocato un corto circuito nel furgone, facendo precipitare a terra il giovane ormai privo di sensi.
Dopo l’allarme lanciato dalla compagna e dai familiari, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale sanitario, compreso l’elisoccorso decollato da Sondrio. I medici, però, ne hanno subito constatato le gravi condizioni: dopo averlo rianimato, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Civili di Brescia, dove non si è più ripreso. “È rimasto sette minuti senza ossigeno – spiega la madre al Corriere Brescia – e le lesioni procurate dalla scarica elettrica sono risultate troppo grandi”., E aggiunge: “A febbraio, quando ha dovuto rinnovare la carta d’identità, aveva deciso di diventare donatore di organi. Non sapeva che il destino lo stava aspettando”.