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"È contro i principi costituzionali, in spregio alla tutela della biodiversità degli ecosistemi e degli animali"
Il Movimento 5 stelle fa un ulteriore passo per bloccare la riforma, voluta dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, della legge 157 del 1992 che tutela la fauna e regola l’attività venatoria in Italia e lo fa presentando una mozione sia alla Camera che al Senato. “Noi chiediamo a questo governo – spiega Alessandro Caramiello, capogruppo del Movimento 5 stelle in commissione Agricoltura della Camera – di aprire una interlocuzione con l’Unione europea, visto che a causa delle scelte scellerate di questo esecutivo l’Italia si trova in procedura di pre infrazione. Il nostro Paese – continua Caramiello – viola una serie di direttive come la direttiva Uccelli, il regolamento Reach e la direttiva Habitat”. La mozione arriva a pochi giorni dalla circolazione di una bozza del ddl voluto da Lollobrigida e portato all’attenzione pubblica anche dalle associazioni ambientaliste. “Nel momento in cui la norma sposta quello che oggi noi consideriamo bracconaggio – aggiunge Sergio Costa, vice presidente della Camera dei deputati – e lo fa diventare caccia, sta assicurando una cosa che è contro i principi costituzionali, in spregio alla tutela della biodiversità degli ecosistemi e degli animali. Un governo che nasce con l’idea della legalità, oggi (con questo ddl) trova malavita organizzata e tentativo di coprire i principi costituzionali”. Per questo il Movimento 5 stelle con la mozione chiede, prima di effettuare qualsiasi altra modifica alla legge 157 del 1992, di chiudere le procedure di infrazione avviate nei confronti del nostro Paese.