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Lavoratrice licenziata durante la maternità: reintegrata, viene di nuovo cacciata quando interrompe la gravidanza

Granarolo dell'Emilia - Il fatto è avvenuto all'I-Tech Industries, che ha motivato il licenziamento come "esternalizzazione di mansione". "Annunciate azioni legali"
Lavoratrice licenziata durante la maternità: reintegrata, viene di nuovo cacciata quando interrompe la gravidanza
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Una dipendente è stata licenziata durante il periodo di gravidanza. Quindi, a seguito dell’intervento sindacale, è stata reintegrata per poi essere nuovamente licenziata mentre la donna era in fase di interruzione di gravidanza. È avvenuto a Granarolo dell’Emilia, in provincia di Bologna ed è stato segnalato dalla Fiom-Cgil di Bologna.

La donna, dipendente presso la I-Tech Industries, azienda leader nel settore delle tecnologie per la cura della pelle e il modellamento del corpo, era di ritorno da un periodo di assenza dovuta al percorso di fecondazione assistita, quando è stata improvvisamente licenziata per “esternalizzazione della sua mansione”. Il caso è stato subito sottoposto all’attenzione del sindacato Fiom-Cgil di Bologna che ha denunciato la decisione presa dall’azienda sottolineando come i datori di lavoro fossero a conoscenza della condizione della donna ma che ne abbiano mascherato “il licenziamento illegittimo con una motivazione di natura economica”. Dopo il primo intervento sindacale, riporta Il Messaggero, la donna è stata reintegrata salvo poi essere nuovamente lasciata a casa quando la stessa stava vivendo un momento di interruzione di gravidanza. “L’aspetto più drammatico della vicenda – ha spiegato la Fiom – è che l’azienda nei fatti non ha mai consentito alla lavoratrice di riprendere l’attività lavorativa e, nel momento in cui ha ritenuto che la lavoratrice avesse avuto un’interruzione di gravidanza, ha comminato immediatamente un nuovo licenziamento”.

L’avvocata della donna, Stefania Mangione, ha informato che la sua assistita “intende impugnare giudizialmente il licenziamento discriminatorio“. Azioni legali necessarie a fronte dell’urgenza sempre più pressante, sostiene il sindacato, di un rafforzamento dei diritti e delle “tutele di lavoratrici e lavoratori di fronte a comportamenti ed azioni prevaricatrici, discriminatorie e violente delle aziende”. Intanto l’azienda, chiamata a rispondere del fatto dal quotidiano Il Resto del Carlino, non si è pronunciata. Sul caso è intervenuta anche la consigliera regionale Pd Simona Lembi: “Quanto emerge sul licenziamento di una lavoratrice alla I-Tech Industries di Granarolo dell’Emilia non suscita solo preoccupazione: genera profonda indignazione. Alla lavoratrice va tutta la mia solidarietà e il mio impegno a sostenerla. A stare dalla parte di tutte le donne che, proprio quando dovrebbero essere maggiormente tutelate, vengono discriminate sul posto di lavoro”.

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