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Ultimo aggiornamento: 9:32 del 27 Maggio

Niente biglietti per la finale di Champions, gli ultras protestano sotto la sede dell’Inter: “Maledetti hanno distrutto 40 anni di storia”

Centinaia di tifosi nerazzurri sotto la sede della società per protestare contro la carenza di biglietti per la finale
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“Nessuno ci può impedire di andare a Monaco a vederci la finale”. A meno di una settimana dalla finale di Champions League con il Psg, centinaia di tifosi interisti si sono presentati di fronte alla sede della societaria per protestare contro la gestione dei biglietti per la Finale. Il messaggio suona come un diktat. “Inter, mani legate? Ma a sponsor, parenti e agenzie i biglietti li date” recita lo striscione che viene srotolato dagli ultras della curva Nord. Chiedono di avere più biglietti a disposizione, come era accaduto nella finale di due anni fa, a Istanbul. Eppure la gestione di quei biglietti non è finita al centro dell’inchiesta “Doppia Curva”. Il motivo? Sarebbero stati rivenduti a prezzo maggiorato dai vertici della curva per ottenere un guadagno. “A Istanbul non c’ero – commenta Franco Caravita, leader storico della curva Nord – oggi paghiamo le colpe di questi maledetti che si sono venduti quarant’anni di storia. Erano mele marce che avevano creato un sistema marcio, qui noi siamo tifosi”. Accanto a lui c’è l’avvocato Mirko Perlino che segue diversi esponenti di punta del tifo nerazzurro: “C’è una responsabilità penale personale. La società fa finta di nulla. Noi siamo straconvinti che società e giocatori vogliono il sostegno, ma qualcuno sta dicendo di no. Chi è quel qualcuno?”.

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