“Il decreto Sicurezza non assicura affatto maggiore sicurezza in Italia, cioè la prevenzione e il contrasto dei reati, il rispetto delle regole, la certezza della pena, la difesa dei cittadini e la protezione delle vittime dei reati. Questo testo non prevede alcuna risorsa per rafforzare gli organici delle forze dell’ordine e della magistratura, contiene prevalentemente una miope pioggia di nuovi reati. Al vertice di tutti i diritti c’è la libertà, invece il governo con il decreto Sicurezza restringe gli spazi di dissenso espressione del disagio e dell’emarginazione sociale. Governo e maggioranza dovrebbero ascoltare le parole di allarme pronunciate dalle Camere Penali, che hanno espresso fortissime critiche in tal senso”. Lo ha detto il deputato M5s Federico Cafiero De Raho, vice presidente della commissione Giustizia, nella discussione generale sul decreto Sicurezza. “L’iter di esame del decreto Sicurezza alla Camera, con tanto di doppia tagliola, non ha alcun precedente nella storia del Parlamento italiano. Siamo di fronte ad un’emergenza per la nostra democrazia, non a caso più di 250 giuristi già alcune settimane fa avevano denunciato le forzature compiute nel merito e nel metodo sul decreto sicurezza” ha aggiunto la deputata pentastellata Valentina D’Orso a Montecitorio. “E’ gravissimo che un disegno di legge esaminato per mesi dalle Camere sia diventato decreto legge senza nemmeno l’ombra dei presupposti di necessità e urgenza”.
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