Reddito reale delle famiglie in calo a fine 2024: Italia fanalino di coda nell’Ocse, peggio solo l’Australia
Famiglie italiane in affanno anche nel quarto trimestre 2024. Mentre il reddito reale pro capite nei Paesi Ocse saliva in media dello 0,5%, i nuclei della Penisola l’hanno visto scendere dello 0,6% a causa di inflazione, diminuzione del reddito netto da proprietà e aumento dei contributi sociali. Il dato è il secondo peggiore dell’area dopo quello dell’Australia (-1,8%) e subito prima di quello tedesco (-0,5%). Nell’intero anno si registra un crescita dell’1,1%, comunque molto inferiore alla media dei Paesi sviluppati pari all’1,8% e alle performance della Germania (+1,2%) e della Francia (+2,1%). Il reddito reale, va ricordato, tiene conto dell’andamento dei prezzi: dice quindi come varia l’effettiva capacità di acquisto di una famiglia.
Dei 19 paesi per i quali sono disponibili dati, nove hanno registrato un aumento, sette una diminuzione e tre nessun cambiamento. Tra le economie del G7, il reddito reale pro capite delle famiglie è cresciuto solo in due paesi, mentre gli altri hanno registrato una contrazione o una crescita nulla. Il Regno Unito ha registrato un aumento (1,5%), trainato principalmente dalla retribuzione dei dipendenti e dalle prestazioni sociali, mentre il Pil reale pro capite è leggermente diminuito (-0,1%). Gli Stati Uniti hanno registrato una crescita più modesta del reddito reale delle famiglie pro capite (0,3%), anch’essa trainata principalmente dalla retribuzione dei dipendenti, mentre il Pil reale pro capite è aumentato dello 0,5%.
La Germania ha registrato un calo sia del reddito reale pro capite delle famiglie (-0,5%) che del PIL reale pro capite (-0,2%). Il Canada e la Francia hanno registrato un arresto della crescita del reddito reale pro capite delle famiglie (dall’1,4% e dallo 0,9% rispettivamente nel trimestre precedente allo 0,0% nel quarto trimestre del 2024).
Per il 2024 nel suo complesso, tutti i paesi tranne due hanno registrato una crescita. Il Portogallo ha visto l’aumento più consistente (+6,7%), trainato principalmente dalla retribuzione dei dipendenti e dalla diminuzione delle imposte pagate. L’Australia ha registrato il calo più marcato (-1,8%), sebbene in miglioramento rispetto al calo record del 2023 (-5,1%), determinato principalmente dall’aumento degli interessi e delle imposte. L’aumento annuale del reddito reale pro capite delle famiglie osservato nella maggior parte dei paesi è stato determinato dal rallentamento dell’inflazione rispetto all’anno precedente.