Israele minaccia l’Iran: “Faremo a Teheran ciò che abbiamo fatto a Hamas”

“Avverto anche la leadership iraniana che finanzia, arma e gestisce l’organizzazione terroristica Houthi: il metodo del proxy è finito e l’asse del male è crollato. Voi ne siete direttamente responsabili. Quello che abbiamo fatto a Hezbollah a Beirut, a Hamas a Gaza, ad Assad a Damasco e agli Houthi nello Yemen, lo faremo anche a voi a Teheran”. Parola del ministro della Difesa israeliano Israel Katz. Katz ha inoltre lanciato un avvertimento ai ribelli Houthi nello Yemen, 4 giorni dopo l’attacco dei ribelli sciiti yemeniti all’aeroporto di Tel Aviv: “Gli Houthi subiranno duri colpi da Israele se continueranno a sparare contro di noi. L’IDF (Israel Defense Forces, ndr) è pronta per qualsiasi missione”.
In mattinata le Idf hanno colpito il sud del Libano. L’agenzia di stampa ufficiale del paese dei cedri ha riferito di una “serie” di attacchi israeliani nel Libano meridionale, nonostante il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Secondo Ani, “una serie di attacchi israeliani” ha preso di mira il settore di Nabatiyeh, a circa dieci chilometri dal confine. I media locali hanno riferito che i raid hanno colpito zone montuose lontane dai centri residenziali.
Anche a Gaza si continua a morire. L’agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che almeno 106 persone sono state uccise e altre 367 ferite nelle ultime 24 ore nella Striscia, a causa degli attacchi israeliani. Secondo le autorità sanitarie locali, il bilancio dall’inizio dell’offensiva, nell’ottobre 2023, è salito a 52.760 morti e 119.264 feriti. La maggior parte delle vittime, dicono, sono donne e bambini.
Nelle ultime ore anche Donald Trump è tornato a parlare dell’Iran. Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che sta cercando di “far saltare in aria” le centrifughe nucleari dell’Iran attraverso un accordo con Teheran, ma è anche pronto a farle esplodere con un attacco, se necessario. Durante un’intervista nel programma radiofonico del conduttore conservatore Hugh Hewitt, il tycoon ha detto: “È semplice. Preferirei di gran lunga un accordo solido e verificato, in cui le facciamo effettivamente saltare in aria o semplicemente le denuclearizziamo. Ci sono solo due alternative: farle saltare in aria con le buone o con la violenza”. In precedenza, però, quando i giornalisti hanno chiesto a Trump se la posizione degli Stati Uniti fosse quella di consentire all’Iran di avere un programma di arricchimento nucleare limitato, il presidente ha risposto: “Non abbiamo ancora preso questa decisione. La prenderemo”.