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Ultimo aggiornamento: 8:08 del 8 Maggio

Aborto libero e sicuro, in Italia consegnate oltre 160mila firme per la petizione Ue: “Ora si costuisca un fondo”

Raccolte al livello europeo oltre un milione di firme: "L'aborto venga inserito nella Carta dei diritti fondamentali dell'Uomo"
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Sono state consegnate al ministero dell’Interno a Roma le firme raccolte in Italia per la petizione “My Voice, My Choice“, l’iniziativa europea per chiedere un aborto sicuro, accessibile e gratuito per tutte in tutti gli stati Ue. Oltre 1 milione e 200 mila firme sono quelle raccolte a livello europeo.

“La soglia minima in Italia era di 53 mila firme – dice Matteo Cadeddu, coordinatore della campagna My Voice, My Choice – e noi l’abbiamo superata, raggiungendo le 166 mila”.

La petizione chiede all’Unione Europea di istituire un fondo finanziario che permetta alle donne, che vogliono accedere all’interruzione di gravidanza, di spostarsi da un Paese ad un altro, coprendo le spese necessarie. “In Europa ci sono tantissime disuguaglianze – spiega Giulia Sudano, presidente di Period Think Tank – in alcuni Paesi, come la Polonia o Malta, l’aborto è quasi divenuto illegale. In altri invece può essere molto costoso, perché non viene garantito dal servizio pubblico, come in Germania e in Austria. Noi lottiamo perché diventi un servizio accessibile e gratuito per tutte.”

Ci sono infine altri Paesi, come l’Italia o la Croazia, spiegano le organizzatrici, dove l’accesso è fortemente ostacolato a causa dell’obiezione di coscienza e delle stigmatizzazioni politiche e religiose. “Questo è un primo passo di un percorso – dichiara Alice Spaccini, membro di giunta per l’Associazione Luca Coscioni – come già fatto in Francia, anche noi chiediamo che l’aborto venga inserito nella Carta dei diritti fondamentali dell’Uomo.”

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