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Senato, nessuna informativa del governo su Gaza. Proteste delle opposizioni: M5s non vota il calendario

"Non ci hanno detto quando il governo ha intenzione di venire in Aula a dirci cosa pensa del genocidio in corso a Gaza", ha detto il capogruppo dei 5 stelle. Non c'è neanche il ministro degli Esteri Tajani. Boccia, capogruppo del Pd: "Il silenzio del governo è imbarazzante"
Senato, nessuna informativa del governo su Gaza. Proteste delle opposizioni: M5s non vota il calendario
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Al momento, al Senato, non è prevista una informativa del governo sulla situazione a Gaza che era stata chiesta ieri e ribadita oggi dai gruppi di opposizione. Né interverrà il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. E’ quanto emerso dalla conferenza dei capigruppo che si è riunita a Palazzo Madama.

Proprio la mancanza di risposte su Gaza, oltre che su altri temi, è il motivo per cui il gruppo del M5s ha deciso di non votare il calendario dei provvedimenti all’ordine del giorno dell’Aula. “Abbiamo ribadito oggi ma non ci hanno detto quando il governo ha intenzione di venire in Aula a dirci cosa pensa del genocidio in corso a Gaza e questo è il motivo per cui non voteremo il calendario”, ha detto Stefano Patuanelli, capogruppo dei 5S. Non ci sarà neanche il ministro degli Esteri Tajani, come ha aggiunto Francesco Boccia, capogruppo del Pd, sottolineando che “il silenzio del governo è imbarazzante e incomprensibile. I principali governi europei si sono espressi, l’unica premier che non ne parla è Meloni”.

Nelle scorse ore, le opposizioni avevano chiesto in Aula alla Camera una informativa urgente della premier sulla situazione di Gaza. “Chiediamo che il governo italiano nella sua espressione più alta, la presidente del consiglio Meloni, venga in quest’Aula parlamentare e dica una parola su quanto sta accadendo a Gaza, perché in quella gigantesca prigione a cielo aperto non c’è mai fine all’orrore: il governo criminale di Netanyahu ha deciso il piano di invasione di Gaza, di occupazione senza limiti di tempo di quel territorio e di organizzare la deportazione della popolazione palestinese”. Alla richiesta si erano associati il Pd con Beppe Provenzano, M5s con Riccardo Ricciardi e +Europa con Benedetto Della Vedova.

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