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“Moriranno delle persone”: Onu in crisi finanziaria e da ristrutturare dopo i tagli di Trump

Entro il 16 maggio dovranno essere presentate le proposte per sostenere la crisi finanziaria: in arrivo trasferimenti e riduzioni del personale e dei programmi umanitari
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Le decisioni di Trump di tagliare i fondi anche alle agenzie delle Nazioni Unite – dall’Unicef fino al Pam e oltre – stanno impattando irreversibilmente le organizzazioni, che ormai pensano a ristrutturazioni severe – che dovranno essere presentate entro il 16 maggio – per riuscire a portare avanti il loro lavoro, anche se tagliando progetti e programmi. Con conseguenze pesantissime: “Cerchiamo di dirlo in modo gentile, ma in fondo, è ovvio, delle persone moriranno”. Tom Fletcher, responsabile degli aiuti di emergenza delle Nazioni Unite, traccia una prospettiva cupa sul futuro, vista l’attuale crisi finanziaria. “I fondi tagliati non torneranno presto e ce ne potrebbero essere altri. Dobbiamo lavorare con i soldi che abbiamo, non con quelli di cui abbiamo bisogno”, ha aggiunto Fletcher, spiegando come “di fronte a questa realtà, le Nazioni Unite stanno avviando una ‘revisione umanitaria‘: riducendo il personale e riorganizzando le priorità“. Questa è la grande tragedia al centro di tutto: ‘Stiamo diventando più piccoli – dice – cercando di ridurre al minimo i danni alle nostre azioni vitali: salvare vite“. L’obiettivo è diventare più efficienti, “riformare il settore umanitario affinché agisca in modo più efficace e più vicino ai beneficiari”. E mentre gli Usa decidono la ritirata, Fletcher evidenzia che alcuni Stati restano impegnati. “Diversi donatori stanno resistendo nonostante la crisi”, ha affermato. “Di recente sono stato nel Golfo e in Cina: l’impegno in quei Paesi si sta rafforzando.”

Le ipotesi di ristrutturazione – L’Onu valuta quindi una radicale ristrutturazione con la fusione dei team chiave e la ridistribuzione delle risorse, scrive Reuters, che cita un memorandum riservato preparato da un gruppo di lavoro del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres. Il documento propone di indirizzare le decine di agenzie in quattro direzioni principali: pace e sicurezza, questioni umanitarie, sviluppo sostenibile e diritti umani. Tra le misure specifiche figura la fusione delle agenzie operative del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), dell’Unicef, dell’Oms e dell’Unhcr in un’unica agenzia umanitaria. La riforma prevede inoltre la riduzione delle duplicazioni di funzioni e la razionalizzazione del personale, incluso il trasferimento di una parte del personale da Ginevra e New York a città con costi inferiori. La riforma prevede inoltre la riduzione delle duplicazioni di funzioni e la razionalizzazione del personale, incluso il trasferimento di una parte del personale da Ginevra e New York a città con costi inferiori.

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