
Nei primi tre mesi dell’anno il Prodotto interno lordo italiano è cresciuto dell0 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti e dello 0,6% sullo stesso periodo del 2024. La spinta è venuta da agricoltura ed industria mentre il settore dei servizi è rimasto fermo. Il dato di inizio anno segna un’accelerazione rispetto alla fine del 2024, quando l’incremento trimestrale era stato dello 0,2% (rivisto al rialzo dalla prima stima di 0,1%). Nelle sue stime preliminari, l‘Istat calcola una variazione acquisita per il 2025 dello 0,4%, ovvero questo sarebbe il dato a fine anno in caso di variazioni nulle nei successivi tre trimestri.
Opportuno ricordare che nel periodo considerato le tariffe statunitensi erano state annunciate ma non ancora entrate in vigore. Ciò, come accaduto in altri paesi, potrebbe aver spinto alcuni produttori ad accelerare attività ed esportazioni per spedire tutto quanto possibile prima dell’applicazione di dazi. Il dato italiano è comunque migliore rispetto a quello di altri stati europei.
Il prodotto interno lordo della Germania è, ad esempio, cresciuto dello 0,2% nel primo trimestre del 2025 rispetto al quarto trimestre del 2024, in linea con le attese. L’Ufficio di statistica Destatis riferisce inoltre che sia la spesa per i consumi finali delle famiglie che la formazione di capitale sono aumentate rispetto al trimestre precedente. Nel confronto sull’anno è -0,2% ed in linea anche in questo caso con le previsioni. Per l’economia francese si segnala invece un modesto avanzamento dello 0,1%, dato frenato da deboli investimenti e consumi. Il dato è comunque in linea con le attese. L’intera zona euro segna + 0,4%.
“Istat certifica una crescita positiva per il primo trimestre, migliore rispetto ad altri paesi europei. Un segnale importante che dimostrala correttezza delle nostre previsioni e l’efficacia delle politiche economiche del governo”, commenta il ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti.
“La conferma della misera crescita del Pil italiano viene colta dal governo con un’esultanza che lascia senza parole. La consolazione di Giorgetti e Meloni è data dal fatto che Francia e Germania, nel primo trimestre, crescono meno di noi. Peccato che nel 2024 e nel 2025, secondo le stime recenti della Bce e dei principali osservatori economici, la crescita del Pil italiano sia sotto la media dell’Eurozona e dei principali partner come Francia, Spagna e tanti altri. Festeggiare per un trimestre, come fanno alcuni ministri, è penoso e fuori dal mondo”, scrivono in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato.