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Ultimo aggiornamento: 17:15 del 29 Aprile

Dazi e tavoli di crisi, De Palma (Fiom): “C’è il rischio che a pagare siano i lavoratori. Serve rilanciare i salari”

"Tutti i cambiamenti devono essere affrontati con i lavoratori e non contro"
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“Il prezzo di una guerra dei dazi rischia di essere pagato dalle lavoratrici e dai lavoratori, sappiamo che si possono determinare scelte di investimenti che possono distogliere gli investimenti in Europa e in Italia”. A sottolinearlo è Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil, in occasione della presentazione dell’indagine del centro studi della Fiom-Cgil per fare il punto sulla situazione nell’industria metalmeccanica italiana.

“In un contesto complesso per l’economia e per il lavoro, il rilancio del lavoro industriale ha un valore generale. Tutti i cambiamenti devono essere affrontati con i lavoratori e non contro. I licenziamenti devono essere bloccati e sostituiti da politiche inclusive”, ha continuato De Palma, precisando come “le crisi, i dazi, la transizione debbano essere affrontati con la contrattazione di nuovi strumenti e azioni che aiutino un cambio di modello economico e sociale nazionale ed europeo aperto al mondo, ma che garantisca standard contrattuali, sindacali, legislativi e ambientali di progressivo equilibrio”.

Servono però per la Fiom nuovi fondi: “Le azioni straordinarie hanno bisogno di risorse straordinarie che promuovano la ricerca, sviluppo e produzione con un piano pluriennale sui settori strategici”. Per garantire il futuro dell’industria ”abbiamo la necessità di diversificare le relazioni commerciali’‘, ha continuato il leader della Fiom. “Bisogna superare un modello economico basato sulle esportazioni. L’Ue deve ricostruire il proprio rapporto tra industria e domanda interna”.

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