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Guida autonoma, l’amministrazione Trump in aiuto di Tesla. “Nuove norme ridurranno la burocrazia”

Il Segretario ai Trasporti Usa, Sean Duffy, varerà regole più permissive su sicurezza e incidenti. Bene per Musk, che vuole rilanciare il Cybercab
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Trump corre ancora in aiuto dell’amico Musk. Questa volta, in un settore assai caro al vulcanico imprenditore di origine sudafricana: la guida autonoma. Il Segretario ai Trasporti Usa, Sean Duffy, ha infatti dicharato che varerà un nuovo quadro normativo di riferimento riguardo ai veicoli autonomi, che permetta ai costruttori statunitensi di competere con i loro omologhi cinesi.

Una dichiarazione molto tempestiva, dopo che nella presentazione dei (deludenti) risultati trimestrali di Tesla in settimana, Elon Musk aveva sottolineato l’impegno dell’azienda nel rilancio commerciale di questa tecnologia, con particolare riferimento al modello di robotaxi Cybercab (nella foto, gli interni).

Come avverrà tutto questo? Esentando i suddetti veicoli da alcuni requisiti di sicurezza (previsti per quelli con conducente), come pure le regole che prevedono la segnalazione di eventuali incidenti. Che negli anni hanno coinvolto veicoli a guida autonoma e che, giova ricordarlo, sono stati anche mortali, come nel caso proprio di una Tesla equipaggiata con software Full Self-Driving (FSD) nel 2023.

Nello specifico, come spiega la Reuters, le nuove norme varate dalla National Highway Traffic Safety Administration consentiranno ad alcuni mezzi self-driving che non rispettano gli standard di sicurezza federali, come ad esempio quelli senza specchietti retrovisori e pedaliera, di circolare sulle strade statunitensi. Alle case automobilistiche, inoltre, verrà permesso di comunicare mensilmente gli incidenti meno gravi, con una soglia di segnalazione dei danni alle cose più permissiva.

“Questa amministrazione è consapevole che siamo in corsa con la Cina per superare l’innovazione e la posta in gioco non potrebbe essere più alta. Il nostro nuovo quadro normativo ridurrà la burocrazia”, ha dichiarato Duffy.

Ovviamente, non sono mancate le critiche. Quelle più forti vengono dall’associazione Advocates for Highway and Auto Safety, che si è detta delusa dal fatto che il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti “abbia scelto di diluire, invece di rafforzare, i requisiti di segnalazione”. Aggiungendo che “senza salvaguardie, norme di sicurezza, trasparenza e responsabilità, il successo della diffusione dei veicoli AV è messo a repentaglio nel migliore dei casi e potrebbe avere conseguenze mortali nel peggiore”.

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