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Attentato vicino Mosca, ucciso il generale russo Iaroslav Moskalik. La Russia accusa Kiev

La detonazione nella località di Balacjikha, alle porte della Capitale. Il militare, 59 anni, era il numero due del direttorato operativo dello stato maggiore, coinvolta nella guerra in Ucraina
Attentato vicino Mosca, ucciso il generale russo Iaroslav Moskalik. La Russia accusa Kiev
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Dopo la pioggia di missili e droni su Kiev, la notte del 23 aprile, un attentato colpisce la Federazione. Il generale russo Iaroslav Moskalik, comandante aggiunto della direzione generale operativa dello stato maggiore delle forze armate, è morto per l’esplosione di un’auto vicino a Mosca, nella località di Balacjikha a pochi chilometri dalla capitale. Lo ha reso noto il Comitato inquirente che ha aperto una inchiesta per omicidio.

L’attentato alle porte della capitale russa – L’esplosione è stata causata da un ordigno rudimentale pieno di schegge, hanno precisato gli inquirenti. I video delle telecamere di sicurezza diffusi dai canali Telegram, considerati vicini alle autorità del Cremlino, mostrano una potente esplosione accanto a una strada pedonale che costeggia abitazioni private. Moskalik, che aveva 59 anni, era numero due del direttorato operativo dello stato maggiore, cui spetta la pianificazione delle operazioni militari e il controllo della prontezza militare. Una direzione pesantemente coinvolta nella guerra in Ucraina.

Secondo il portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass, “ci sono motivi per credere che i servizi speciali ucraini siano coinvolti nell’omicidio” soprattutto perché Moskalik “era loro noto già per il suo lavoro nel Gruppo di contatto di Minsk e nel formato Normandia per la risoluzione del conflitto in Ucraina sudorientale”. “Se l’inchiesta confermerà la pista ucraina in questo caso, allora ciò dimostrerà ancora una volta alla comunità mondiale la natura barbara e traditrice del regime di Kiev – prosegue Zakharova – che punta su una escalation del confronto militare con la Russia e ignora irresponsabilmente le proposte costruttive volte a trovare una soluzione pacifica al conflitto”.

Proseguono i raid del Cremlino in Ucraina – Droni russi hanno bombardato la regione ucraina di Dnipropetrovsk. A Pavlohrad sono state uccise tre persone, fra cui un bambino e una donna di 76 anni. Dieci i feriti, inclusa una donna di 36 anni in gravi condizioni, hanno reso noto fonti locali ufficiali citate dalla testata giornalistica Ukrainska Pravda. Nella città sono anche in corso blackout dell’energia elettrica.

“Sei feriti sono stati ricoverati in ospedale. Un paziente è in gravi condizioni, gli altri hanno subito lievi ferite. Altre due persone hanno ricevuto assistenza medica sul posto. Tra di loro c’è una ragazza di 15 anni”, ha spiegato Serhiy Lysak, capo dell’Amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk (Ucraina orientale).

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