“La faida Rossi-Marquez iniziò un anno prima al Ranch di Tavullia. Marc infastidì Valentino”: lo scoop del pilota Scott Redding
“Quello fu l’inizio che mostrò il lato oscuro di Rossi. Poi tutto si è spostato in pista, crescendo sempre di più. Ma in origine si trattava di una sfida nata solo per divertimento“. Eppure qualcosa non andò come immaginato. Il pilota britannico Scott Redding, tramite il podcast Motorsport Republicanon, ha svelato che non è stata la battaglia per il titolo in MotoGP nel 2015 il primo motivo della rivalità tra Valentino Rossi e Marc Marquez. Tutto sarebbe invece nato un anno prima, sullo sterrato del Ranch di Tavullia, la casa di Rossi. Che aveva organizzato una delle sue corse tra amici nel settembre 2014 poco dopo la vittoria a Misano.
“Valentino aveva invitato Marc al suo Ranch. Da quello che ho capito, Rossi ha moto di diversi produttori per condizioni diverse, perché funzionano in modo diverso e consente a tutti i piloti di ottenere il meglio”, ha raccontato Redding. Che poi ha svelato il comportamento fuori luogo di Marquez: “Marc si presentò con il camion HRC e la squadra Honda al completo. Tutto questo infastidì Valentino perché aveva snaturato lo scopo della sua presenza, che era informale e divertente. Ma Marc non cedette di un millimetro, voleva batterlo“. Alla fine, Rossi vinse comunque la sfida al Ranch che doveva essere semplicemente amichevole.
Ma sa quel momento in poi, la tensione tra i due cominciò a crescere sempre di più, fino a esplodere nel Mondiale 2015 nel modo in cui tutti conosciamo. Una faida che ancora oggi è vivissima. Per Redding però, se Marquez fu il responsabile della prima scintilla, a inasprire ulteriormente i rapporti fu poi Rossi: “Valentino ha reso la cosa personale e la gente lo ha amato per questo. Ma non ce n’era bisogno. – ha dichiarato il pilota britannico – Rossi è sempre stato bravo nel controllare il pubblico. Aveva una grande personalità e sapeva come usarla molto bene. Quando la relazione con Marc ha preso una brutta piega, ha usato i tifosi contro Marquez. È stato brutto. Marc aveva gente che bussava alla sua porta, ha ricevuto minacce di morte. Si poteva evitare”.