Un lungo corteo con almeno 10mila partecipanti ha attraversato le strade di Milano, dalla stazione in direzione dell’Arco della Pace. E’ la manifestazione a sostegno della Palestina e per chiedere la fine della guerra nella Striscia di Gaza. Secondo gli organizzatori si sono toccate le 15mila presenze. Centinaia le bandiere palestinesi e gli striscioni per dire stop al genocidio. Tra gli slogan gridati prima della partenza: “Gaza libera, Palestina libera” e “intifada, intifada”. Presenti anche alcuni attivisti che tengono in braccio dei finti neonati coperti da un lenzuolo bianco sporco di vernice rossa. Numerosi, soprattutto nelle prime file, anche i cartelli e le bandiere per chiedere “libertà per Anan Yaeesh“, palestinese accusato in Italia di terrorismo per aver finanziato un gruppo armato e detenuto nel carcere di Terni. Tra gli altri, partecipano Anpi, Associazione dei Palestinesi in Italia, Giovani Palestinesi, Adl Cobas, Cub, associazioni studentesche e altre sigle sindacali, anche se si sono viste anche bandiere e striscioni dell’Alleanza Verdi-Sinistra e del M5s.
Nel tragitto si sono verificati alcuni danneggiamenti, imbrattamenti, scritte minatorie nei confronti della presidenza del Consiglio. Una vetrina di una sede di Unicredit, in via Pola, in zona Isola, è stata incrinata. “UniCredit complice del genocidio” hanno scritto con la vernice alcuni manifestanti, infrangendo il vetro, tanto che alcuni attivisti invitavano i presenti ad allontanarsi per il rischio che cadesse la vetrina. Infranta e imbrattata, poco prima, anche quella di Starbucks. Vernice anche sulla vetrata di Burger King. Poco dopo sono stati esplosi anche alcuni petardi. Una scritta “Spara a Giorgia” è comparsa sulla vetrina di una filiale di banco Bpm in piazzale Lagosta. Pochi metri più avanti è stata poi danneggiata anche la filiale di Banco Desio in via Traù, dove è stata bruciata una telecamera e fatta una scritta “No riarmo“. Infranta anche la vetrina di un punto vendita Carrefour.
