Omicidio Angelo Vassallo, la Cassazione annulla gli arresti e rinvia atti al Riesame
La Cassazione boccia gli arresti per l’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica trucidato con nove colpi di pistola il 5 settembre 2010.
La Suprema Corte ha disposto l’annullamento con rinvio delle ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite a novembre per il colonnello Fabio Cagnazzo, il brigadiere Lazzaro Cioffi e l’imprenditore Giuseppe Cipriano, accusati di concorso in un omicidio che sarebbe stato compiuto per coprire un traffico di droga sul porto di Acciaroli, e proteggerlo dalle imminenti denunce del sindaco pescatore.
Accolti i ricorsi degli avvocati Ilaria Criscuolo, Francesco Liguori, Giuseppe Stellato e Giovanni Annunziata, tutti incentrati sulla presunta carenza di gravi indizi a sostegno del provvedimento, con alcune parti dedicate alla sostenuta carenza di esigenze cautelari a 14 anni di distanza dal delitto.
Il quarto arrestato, il collaborante Romolo Ridosso, non aveva fatto ricorso. Ora che succede? Gli indagati per ora restano in carcere: la Cassazione rinvia gli atti a un nuovo collegio del Riesame di Salerno, che dovrà valutare ex novo la tenuta dell’ordinanza di arresto eseguita in autunno dai carabinieri del Ros. Ma indubbiamente questa decisione – di cui per ora è noto solo il dispositivo – segna un punto importante a favore delle difese e potrebbe indurre la Procura di Salerno a una rivalutazione del caso, quantomeno sul punto delle esigenze cautelari dopo la chiusura delle indagini notificata il 13 febbraio scorso.