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Allianz “sgancia l’atomica”: “I nostri fondi sostenibili Esg investiranno anche in bombe nucleari”

Allianz “sgancia l’atomica”: “I nostri fondi sostenibili Esg investiranno anche in bombe nucleari”
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Continua la corsa di fondi e società finanziarie per non perdere il treno del riarmo e i lauti profitti che questo può garantire. Ci sono i fondi normali, i fondi pensione e persino quelli Esg, ovvero quelli che, in teoria, dovrebbero selezionare gli investimenti anche in base a criteri di sostenibilità e rispetto di pratiche corrette. Sinora erano state avvisaglie di società “minori”, ma ora si muove anche un colosso come la tedesca Allianz Global Investors che gestisce 570 miliardi di euro e che ha eliminato i vincoli che impedivano ai suoi fondi “sostenibili” di investire nella difesa, incluse le bombe atomiche.

Alla fine della scorsa settimana, Allianz ha scritto ai propri clienti per avvisarli che i suoi fondi sostenibili possono ora acquistare partecipazioni anche in aziende che ricavano più del 10% dei loro ricavi dalla vendita di armi e servizi militari. La società ha ritenuto che le limitazioni che impedivano di investire nell’industria bellica fossero troppo “onerose”, ha spiegato Matt Christensen, responsabile globale degli investimenti sostenibili del gruppo. Ha inoltre precisato che “Le armi nucleari rappresentano un deterrente fondamentale e credibile per i conflitti su larga scala e, nei paesi occidentali, la produzione di armi nucleari è pienamente integrata nell’industria e non può essere separata”. Allianz ci tiene però ad assicurare che non investirà in aziende di “armi chimiche e/o biologiche”

Interessante come tutti i gruppi della finanza che decidono di aumentare i loro investimenti in armi, si giustifichino affermando, più o meno, che questo è un modo per difendere la democrazia e che c’è bisogno di risorse per finanziare il piano di riarmo da 800 miliardi di euro presentato dalla Commissione Ue. Passa in secondo piano che le aziende del settore, negli ultimi due anni, hanno visto il loro valore di borsa raddoppiare o triplicare, come nel caso di Leonardo o Rheinmetall.

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