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Trump spaventa i mercati: oro ai massimi, oltre 3mila dollari l’oncia. Salgono gli “indici della paura” e crolla la fiducia dei consumatori

Nei giorni scorsi l'indice Vix, che misura l'incertezza attesa dai trader, era schizzato fino a quasi 28 punti. E il Fear and Greed della Cnn segna "paura estrema"
Trump spaventa i mercati: oro ai massimi, oltre 3mila dollari l’oncia. Salgono gli “indici della paura” e crolla la fiducia dei consumatori
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La guerra dei dazi e il timore delle ripercussioni sull’economia globale spaventano i mercati e i consumatori. Gli indicatori sono chiari: salgono le quotazioni dei beni rifugio, si impenna l’indice che misura la volatilità dei mercati, la fiducia degli americani crolla e le aspettative di inflazione volano.

Primo indizio: venerdì l’oro ha superato quota 3mila dollari l’oncia segnando un nuovo massimo storico, per poi ripiegare poco sotto. Rispetto al 2000 il valore è salito di dieci volte. Una reazione alle tensioni commerciali globali, ma dietro, nota il Financial Times, c’è anche la crescente domanda delle banche centrali, che stanno diversificando i loro investimenti e riducendo quelli nel dollaro statunitense.

Nei giorni scorsi poi l’indice Vix, che misura l’incertezza attesa dai trader, era schizzato fino a quasi 28 punti, ai massimi dal 2022 se si esclude una fiammata estiva. E l’indice Fear and Greed della Cnn, raccolta di indicatori tra cui proprio il Vix e la domanda di beni rifugio che punta a valutare gli umori del mercato in base alla logica che “un’eccessiva paura tende a far scendere i prezzi delle azioni” mentre troppa avidità tende ad avere l’effetto opposto, segna “extreme fear”. Terrore, in pratica.

Tra dazi messi e tolti, licenziamenti di massa nelle pubbliche amministrazioni, tagli ai finanziamenti e misure repressive sull’immigrazione, scrive la Cnn, Wall Street sta “respingendo categoricamente il caotico programma economico del presidente Donald Trump“, con gli indici in caduta. Jp Morgan ha alzato dal 30 al 40% la probabilità stimata che gli Usa finiscano in recessione e gli investitori reagiscono puntando su “rifugi” come oro, appunto, e titoli di Stato: i rendimenti dei Treasury Usa, che si muovono in direzione opposta rispetto ai prezzi, il mese scorso sono crollati.

E la paura pare il sentimento prevalente anche nell'”uomo della strada”. La fiducia dei consumatori in febbraio ha registrato il maggior calo dal 2021. A marzo l’indice di fiducia dell’Università del Michigan è ulteriormente sceso a 57,9 da 64,7 del mese scorso, riporta il Wall Street Journal. Aziende di largo consumo come Target e Walmart registrano cali delle vendite causa inflazione. Che sta riprendendo quota: le ultime previsioni dell’università del Michigan la vedono al 5% in corso d’anno. Ai massimi dal “terribile” 2022, quando Trump incolpava Biden per la corsa dei prezzi che metteva in difficoltà le famiglie americane.

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