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Musk cerca il dialogo con Mattarella su Starlink. “Sarebbe un onore parlare con il presidente”

L'uscita di Musk dopo le polemiche sui possibili accordi miliardari per la rete satellitare con il nostro governo, oggetto delle perplessità del Capo dello Stato
Musk cerca il dialogo con Mattarella su Starlink. “Sarebbe un onore parlare con il presidente”
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“Sarebbe un onore parlare con il presidente Mattarella”. Lo scrive Elon Musk sulla sua piattaforma X, rispondendo a un post di un utente chiamato ALX, che si definisce sovranista, in cui si afferma che il “presidente italiano Sergio Mattarella sta cercando di sabotare un accordo del governo con Starlink per ragioni politiche. È solo perché Elon Musk sta lavorando con il presidente americano Donald Trump“.

Una polemica che, dall’altra parte dell’oceano, sembra aver ripreso vigore dopo le levate di scudi in Italia contro il consigliere del presidente americano e i possibili accordi miliardari per la rete satellitare con il nostro governo. In molti, negli Usa, soprattutto dopo la prima frenata sul disegno di legge Spazio, hanno puntato il dito su una presunta regia del Colle.

Tacciando la maggioranza di centrodestra di aver voluto “tradire un accordo – per lo meno tra gentiluomini – già raggiunto”. Ma Musk, che il post lo digita da Mar a Lago a pochi passi da Trump, non vuole farsi trascinare in polemiche. E la sua intenzione, viene fatto filtrare, è anzi quella di “tendere la mano e dirsi pronto a spiegare allo stesso Mattarella la bontà, la convenienza e la trasparenza del sistema Starlink”.

In Italia però le polemiche si intensificano. Forse complice uno scontro tra il referente di Musk in Italia e il Corriere della Sera, che oggi ospitava una sorta di profilo di Andrea Stroppa a firma di Fabrizio Roncone fatto oggetto, come denunciato dal Cdr del quotidiano, di “insulti” “con metodi diffamatori e intimidatori inaccettabili”.

“A questo punto, ha chiesto la segretaria Pd, Elly Schlein, è necessario che Giorgia Meloni chiarisca da che parte sta. È al servizio di Musk o del paese? Le leggi si decidono su X o in Parlamento?”, ha chiesto ricordando il repentino cambio di rotta della maggioranza che, dopo aver “votato a favore di 2 nostri emendamenti” sul ddl Spazio, “ha però poi cambiato idea chiudendo a ogni confronto sul resto” per “onorare un impegno preso con Musk, che non va nell’interesse del paese e che è stato evidentemente assunto già prima che si avviasse il confronto parlamentare sul tema”. “Dopo l’approvazione del ddl sullo spazio” è la convinzione anche del co-portavoce di Avs, Angelo Bonelli, “è chiaro che il patriottismo di Meloni è americano, non italiano, perché ha già venduto le comunicazioni governative italiane a Musk, braccio destro di Trump (o viceversa)”

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