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Salva Milano, M5s e Avs chiedono informativa in Parlamento: “Il governo deve parlare”. Schlein: “Il ddl muore in Senato”

Il leader dei Verdi Bonelli: "Un parlamentare non può esaminare un testo scritto da un indagato"
Salva Milano, M5s e Avs chiedono informativa in Parlamento: “Il governo deve parlare”. Schlein: “Il ddl muore in Senato”
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Movimento 5 stelle e Alleanza Verdi e Sinistra chiedono un’informativa urgente in Parlamento sul Salva Milano, la norma, in discussione al Senato dopo l’approvazione alla Camera, che punta a sanare i presunti abusi edilizi commessi nel capoluogo lombardo, oggetto di varie indagini della magistratura. Dall’ordinanza di custodia cautelare che ha portato ai domiciliari Giovanni Oggioni, ex direttore dello Sportello unico edilizia del Comune, è emerso come il testo dell’emendamento al ddl “Salva casa” sia stato scritto su misura dai dirigenti pubblici indagati – e trasmesso ai loro referenti politici – allo scopo di neutralizzare le inchieste. “Intervengo per richiedere un’informativa urgente da parte del governo a seguito dei fatti emersi sull’iter normativo della proposta di legge Salva Milano, e quindi sull’intendimento a proseguire l’iter al Senato. Chiediamo anche di sapere se si intende anche intervenire con delle iniziative volte a prevenire e contrastare questo fenomeno corruttivo, che emerge sempre più evidente”, ha detto in Aula il deputato M5s Agostino Santillo. E rivolgendosi ai colleghi del Partito democratico, che a Montecitorio avevano votato il provvedimento, ha incalzato: “Se questo Parlamento ha ancora un briciolo di dignità, è giunto il momento di cestinarlo”.

In realtà già mercoledì, la sera stessa dell’arresto, la segretaria dem Elly Schlein aveva detto parole chiare sul tema: “Dopo i gravi fatti emersi oggi è evidente che non ci sono le condizioni per andare avanti”. Un concetto ribadito la mattina dopo a SkyTg24, ricordando che lo stesso Comune di Milano sta considerando di costituirsi parte civile: “Quel ddl a questo punto muore in Senato. Questo non vuol dire che non ci sia in futuro da pensare a come intervenire sulla rigenerazione urbana”, ha affermato. Sulla stessa linea il capogruppo dem a Palazzo Madama Francesco Boccia: “Mi pare che quanto emerso ieri dalle indagini in corso getti una luce molto opaca sul quadro della discussione. Sarà necessario fare piena luce su una vicenda che ci preoccupa. Ora, anche per tutelare l’amministrazione milanese, riteniamo che sia necessario fermare il proseguimento dell’iter in Commissione Ambiente”. Alla richiesta di un’informativa avanzata dal M5s si è associato in aula anche Angelo Bonelli, leader di Europa Verde e deputato di Avs: “Quanto accaduto ieri evidenzia un fatto di una gravità inaudita. Un parlamentare non può esaminare un testo scritto da un indagato, vorrei essere tutelato da questo punto di vista. Abbiamo inviato la nostra pregiudiziale di costituzionalità alla Procura di Milano, ma il governo deve parlare“, attacca.

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