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La Germania chiede meno vincoli sul debito dei paesi Ue. La linea del rigore imposta a tutti per 20 anni si sgretola per le armi

Durante la discussione a porte chiuse che si sono svolte oggi, il rappresentate tedesco ha affermato che le misure considerate finora sono solo a breve termine e che devono essere valutati sistemi per modificare le regole fiscali in modo più duraturo
La Germania chiede meno vincoli sul debito dei paesi Ue. La linea del rigore imposta a tutti per 20 anni si sgretola per le armi
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A Bruxelles qualcuno avrà strabuzzato gli occhi e si sarà sturato le orecchie. Tedeschi che chiedono regole meno severe per tutti sui bilanci pubblici. I tempi sono così insoliti che accade anche questo. La linea del rigore, mai abbandonata neppure davanti allo strazio inflitto al popolo della Grecia o ad un’Europa alle prese con la recessione e accantonato di malavoglia per un po’ solo di fronte all’emergenza pandemia, è stata sbriciolata dalla incontenibile voglia di riarmarsi.

L’agenzia Bloomberg riporta che, secondo fonti a conoscenza della questione, un rappresentante tedesco a Bruxelles ha scioccato i colleghi, esortando l’Unione a concedere un ulteriore margine di bilancio agli Stati membri per incrementare le spese legate alla difesa. I leader europei si riuniranno giovedì per discutere di possibili cambiamenti alle regole fiscali. Un’opzione è già contenuta nel piano “Rearm Europe” messo a punto dalla Commissione di Ursula von der Leyen ma che richiede ovviamente il via libera dei paesi membri. Il piano europeo potrebbe mobilitare fino a 800 miliardi di euro di spese nazionali aggiuntive, inclusi 150 miliardi di euro di prestiti UE agli stati membri. Ma alla Germania non basta.

Durante la discussione a porte chiuse che si sono svolte oggi, il rappresentate tedesco ha affermato che le misure considerate finora sono solo a breve termine e che devono essere valutati sistemi per modificare le regole fiscali in modo più duraturo. Un anno fa, la stessa Germania si era peraltro opposta ad un allentamento dei vincoli (3% del Pil per i deficit e 60% per il debito) per favorire le spese in armi. Una posizione in linea con quella del rigore sempre strenuamente difeso da Berlino

Il prossimo capo del governo tedesco Friedrich Merz ha annunciato martedì delle modifiche alla Costituzione per esentare le spese per la difesa dai limiti di bilancio. Pianifica inoltre la creazione di un fondo infrastrutturale da 500 miliardi di euro (50 miliardi l’anno per 10 anni) da investire in priorità quali trasporti, reti energetiche e edilizia abitativa. Ora vuole che anche gli altri paesi europei mettano mano al debito per comprare più armi. Quando si vuole, insomma, i soldi saltano fuori e pure in fretta. Chissà cosa ne pensano ad Atene.

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