Il talento e la versatilità di Eleonora Giorgi erano destinati a condurla ben oltre

Eleonora Giorgi aveva gli occhi che ridevano. Sempre, anche quando recitava in ruoli drammatici o quando, negli ultimi tempi, confessava al suo pubblico che aveva un cancro da cui forse non sarebbe guarita ma che le aveva confermato che ogni momento della vita va vissuto fino in fondo e mai sprecato in cose inutili come le ansie e le gelosie. Aveva dichiarato persino che quest’ultimo anno era stato uno dei più belli perché le aveva permesso di vivere momenti speciali accanto ai suoi due figli, alla nuora e all’amatissimo nipotino. E aveva dimostrato una forza e un coraggio incredibili nel condividere pubblicamente ogni momento del decorso della sua malattia, fino ad ammettere che non c’era più la possibilità di pensare ad un futuro ma solo la serena consapevolezza di aver vissuto la vita che desiderava.
Eleonora Giorgi era davvero bellissima e per questo, giovanissima, era divenuta uno dei sex symbol più desiderati del cinema italiano e in molti la ricorderanno in alcune pellicole ritenute scandalose per i tempi, una di queste accanto ad Ornella Muti e nel solco di quel cinema erotico di cui era stato protagonista anche Alessandro Momo, il diciassettenne con il quale l’attrice si fidanzò e al quale prestò una moto con cui purtroppo il giovane rimase coinvolto in un incidente mortale. Giorgi imparò presto a fare i conti con gli eventi più dolorosi che la vita può metterti di fronte e poco più che ventenne finì nel tunnel della dipendenza dall’eroina e della depressione, l’altra faccia dello sfavillante mondo dello star system di quell’epoca e di tutte le epoche costellate da giovani uomini e donne che tentano di farsi strada nella moda, nel cinema e nello spettacolo. Lei ha confidato in parecchie interviste di non essersi mai sentita completamente a suo agio nel ruolo della “lolita” e la sua storia ha dimostrato che il suo talento e la sua versatilità erano destinati a condurla ben oltre attraverso il cinema d’autore dei film di Alberto Lattuada e Franco Brusati fino alle scritture nelle commedie brillanti degli anni ottanta con Verdone, Celentano e Pozzetto.
Eleonora Giorgi aveva gli occhi che ridevano ma da quel sorriso affiorava sempre un velo di malinconia ed era questo che forse la rendeva perfetta sia per i ruoli impegnati che per quelli più leggeri. Nel 1979 aveva sposato l’editore e produttore Angelo Rizzoli e si erano diffuse le chiacchiere di chi insinuava che quel matrimonio l’avesse facilitata nel lavoro; ma a lei non è mai importato più di tanto. Il disincanto e la spensieratezza del suo viso trasparivano dalle scene e dalle interviste e hanno sempre fatto di lei un’antidiva, una che sapeva assaporare ogni singolo momento dell’esistenza, rapita dai racconti fantasiosi di Manuel Fantoni alias Carlo Verdone nell’indimenticabile “Borotalco” e dalla pizza fredda e birra calda sulla spiaggia di “Sapore di mare 2-un anno dopo” accanto a Massimo Ciavarro che poi sarebbe diventato suo compagno anche nella vita. Il cinema, a mio avviso, l’ha messa da parte troppo in fretta e sebbene lei si sia più volte reinventata ristrutturando casali che poi rimetteva in vendita e tornando al mondo della tv con la partecipazione a “Ballando con la stelle” e al “Grande Fratello Vip”, sicuramente la sua energia e la sua forza le avrebbero permesso di continuare a recitare sul grande schermo anche negli ultimi anni, se a qualche regista fosse venuto in mente di coinvolgerla.
Eleonora Giorgi aveva gli occhi che ridevano e lo sguardo sognante di una fanciulla in cerca di avventure, una che avrebbe voluto salire anche lei su quel “cargo battente bandiera liberiana” di cui Verdone favoleggiava avvolto nella vestaglia di seta dell’ignaro padrone di casa. Perché se “Borotalco” è stato solo uno dei tanti film che l’hanno resa celebre e che le è valso il David di Donatello e il Nastro d’Argento, è pur vero che molti di noi conoscono a memoria alcune battute di quella pellicola divenuta un cult movie, un simbolo indimenticabile del cinema di quel periodo e, accanto a quelli di molti altri attori e personaggi del mondo dello spettacolo e della tv, il saluto che oggi le ha riservato Carlo Verdone è stato sicuramente uno dei più sinceri e commoventi.
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