Jeffrey Epstein, la lista dei clienti sul Lolita Express: “ci sono anche Bill Clinton e Stephen Hawking”
Li portava tutti sull’isola di Little Saint James, a bordo del suo aereo privato, rinominato Lolita Express. E ora la lista dei clienti di Jeffrey Epstein – finanziere americano, accusato di abusi, sfruttamento della prostituzione femminile e traffico di minori, che si è suicidato il 10 agosto scorso nella cella del carcere di Manhattan, a New York – sta per essere pubblicata. Ad annunciarlo è stata l’attorney general americana Pam Bondi: sull’isola nelle Isole Vergini americane – comprata da Epstein nel 1998 – si sono consumate orge, violenze e incontri sessuali tra vip e centinaia di donne, tra le quali molte minorenni. In un’intervista a Fox News, la segretaria alla Giustizia ha sottolineato che vuole proteggere l’identità delle vittime ma che “domani”, giovedì, pubblicherà l’elenco dei nomi tra i quali, secondo i media, potrebbero esserci Bill Clinton, il principe Andrew, Michael Jackson e il fisico Stephen Hawking. Lo scandalo coinvolge direttamente anche il presidente degli Stati Uniti: Epstein, nelle registrazioni di un’intervista data nel 2017, aveva dichiarato che a Donald Trump piaceva “fare sesso con le mogli dei suoi migliori amici”. Gli audio sono stati pubblicati nell’ambito della serie di podcast ‘Fire and Fury’ da Michael Wolff, autore di tre libri sul primo mandato di Trump e sulla sua candidatura al secondo nel 2020, e da James Truman, ex giornalista di New Musical Express. Epstein aveva inoltre registrazioni video di rapporti sessuali del tycoon, Bill Clinton, il principe Andrea e Richard Branson, aveva scritto il New York Post citando i documenti pubblicati sul finanziere a gennaio 2024. Le carte svelano le dichiarazioni rilasciate da Sarah Ransome, una delle accusatrici di Epstein, secondo la quale Trump avrebbe avuto “relazioni sessuali” con una donna nell’abitazione del finanziere a New York “in diverse occasioni”.
I documenti – Sembra un vaso di Pandora la serie di atti giudiziari legati al caso Epstein e desecretati a puntate, come fossero una serie tv, a cinque anni dal suo suicidio in cella mentre attendeva il processo per traffico di minorenni. I documenti, con migliaia di pagine di deposizioni, hanno progressivamente rilevato nomi nuovi ma anche dettagli imbarazzanti legati a personaggi già noti nell’orbita di Epstein, pur se non penalmente rilevanti. È il caso di Bill Clinton, che sarebbe entrato negli uffici di Vanity Fair e avrebbe “minacciato” lo staff affinché non pubblicasse articoli sul traffico sessuale del suo buon amico Jeffrey. A raccontare l’episodio è stata Virginia Giuffre, la grande accusatrice di Epstein, in una email ad una giornalista del Daily Mail. Non è chiaro dove Giuffre abbia appreso delle minacce di Clinton. Nelle carte l’ex presidente viene descritto come qualcuno che “aveva viaggiato con Epstein e Ghislaine Maxwell (la sua fidanzata condannata a 20 anni di carcere per avere adescato minorenni) e che avrebbe potuto avere informazioni sulla condotta” del finanziere e della sua complice.
Tra i dettagli inediti anche la vicenda della top model russo-kazaka Ruslana Korshunova, icona pubblicitaria di varie case di moda e morta suicida a 20 anni nel 2008 cadendo dal nono piano del suo appartamento vicino a Wall Street, in circostanze sospette: due anni prima aveva volato sul famigerato jet Lolita Express per un viaggio nella sua isola caraibica di Little St. James. Ma uno dei documenti più interessanti è quello che alza il velo su quelli che erano gli obiettivi del traffico di adolescenti orchestrato dal finanziere e dalla sua compagna: Epstein offrì una ragazza, identificata in un documento del 2014 con lo pseudonimo di “Jane Doe 3”, a “numerosi eminenti politici americani, potenti dirigenti aziendali, presidenti stranieri, un noto primo ministro e altri leader mondiali”, allo scopo di “ingraziarseli” per la sua attività finanziaria ma anche “per ottenere potenziali informazioni ricattatorie”. Come? Facendosi raccontare dall’adolescente i dettagli degli incontri sessuali. Il documento però non nomina i vip. La giovane fu contatta per la prima volta da Maxwell nel 1999, quando aveva solo 15 anni. Come lei, decine di altre minorenni. Tra i nomi nuovi dei ‘clienti’, spuntano quelli di Leslie Wexner, il titano della vendita al dettaglio dietro Victoria’s Secret, The Limited e altre catene di negozi. O del miliardario Glenn Dubin, dell’ex ambasciatore Usa e governatore del New Mexico Bill Richardson, dell’ex senatore George Mitchell. I nomi su cui si concentra l’attenzione mediatica sono quelli di Bill Clinton e Donald Trump.