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Quarto mese di rialzo per l’inflazione area euro, in gennaio sale al 2,5%. Un problema per la Bce

I tassi più bassi sono stati registrati in Danimarca (1,4%) e in Italia, dove però i prezzi hanno ripreso a crescere. In gennaio, nel nostro paese, il carovita si è attestato all'1,7% (dato armonizzato per i criteri europei). In Germania l'inflazione si attesta al 2,8%, in Francia è stabile all'1,8%, in Spagna al 2,9%
Quarto mese di rialzo per l’inflazione area euro, in gennaio sale al 2,5%. Un problema per la Bce
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Sale, per il quarto mese di fila, l’inflazione dell’area euro. Andamento che potrebbe indurre la Banca centrale europea ad una maggiore prudenza sul percorso di riduzione dei tassi di interesse. Secondo la stima flash di Eurostat, lo scorso gennaio, l’indice dei prezzi al consumo si è attestato al 2,5%, in lieve aumento rispetto al 2,4% di dicembre. Anche nell’intera Ue l’inflazione ha fatto registrare un rialzo il mese scorso, dal 2,7% di dicembre al 2,8%. La Bce considera “ottimale” un valore del 2%, se l’inflazione è oltre questa soglia la tendenza è quindi quella di alzare (o non ridurre) i tassi nel tentativo di raffreddare i prezzi.

“L’Eurozona rischia di comportarsi da “sonnambula” nel percorso di taglio dei tassi e deve invece essere pronta a fermarsi”, ha detto oggi il governatore della Banca del Belgio e membro del board Bce, Pierre Wunsch, in un’intervista al Financial Times. “Non sto chiedendo una pausa ad aprile, ma non dobbiamo arrivare al 2% (dei tassi) camminando nel sonno, senza pensarci”, ha detto Wunsch, sulla scia di quanto già affermato dalla tedesca Isabel Schnabel, secondo cui bisogna prepararsi a mettere fine ai tagli. L’attesa dei mercati, nella prossima riunione del board Bce del 6 marzo, è per un altro taglio da 25 punti, che porti il tasso sui depositi a 2,50%, dall’attuale 2,75%.

I tassi più bassi sono stati registrati in Danimarca (1,4%) e in Italia, dove però i prezzi hanno ripreso a crescere. In gennaio, nel nostro paese, il carovita si è attestato all’1,7% (dato armonizzato per i criteri europei). In Germania l’inflazione si attesta al 2,8%, in Francia è stabile all’1,8%, in Spagna al 2,9%. I tassi più alti in Belgio (4,4%) e Croazia (5%). Nei prossimi mesi la pressione sui prezzi potrebbe attenuarsi se dovesse continuare il calo dei prezzi del gas a cui si è assistito nelle ultime due settimane con l’avvio dei colloqui tra Stati Uniti e Russia per una possibile fine dei combattimenti in Ucraina.

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