“Quando la guerra stava finendo, io mi scoprì donna di pace. Prima ero una ragazzina ignorante e viva per miracolo. Ma in quell’ultimo giorno, il primo maggio del 1945, vedevo i tedeschi che si spogliavano davanti a noi. Il capo di quell’ultimo campo in cui ero stata si spogliò davanti a noi, e quando buttò la pistola ai miei piedi, pensai ‘ora gli sparo’. Ma fu un attimo. Una tentazione così forte che non ebbi mai più in vita mia. Ma capii l’enorme differenza tra me e lui. Mai avrei potuto uccidere qualcuno, per nessuna ragione. Non raccolsi per fortuna quella pistola, e cambiò la mia vita. Diventai donna di pace”. Lo ha raccontato la senatrice Liliana Segre, intervenendo al Quirinale per la celebrazione del Giorno della Memoria, alla presenza tra gli altri del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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