(65)
CommentiTrump non è razzista? Rula Jebreal, ospite di Accordi&Disaccordi, il talk condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Marco Travaglio e Andrea Scanzi, bolla come “pura propaganda” le parole di Gennaro Sangiuliano, anche lui ospite della puntata e studioso della figura del presidente americano, sul quale ha scritto un libro – Trump, la rivincita, recentemente aggiornato fino alla recente vittoria. La giornalista non ci sta a sminuire la portata delle sparate trumpiane: “Trump è quello che è, quello che dice rappresenta esattamente la sua filosofia politica basata sulla discriminazione razziale. Noi dobbiamo accettare il fatto che questo signore è un razzista, tanto è vero che è stato condannato da un tribunale americano nel 1973 perché non voleva affittare gli appartamenti ai neri. – ha spiegato Jebreal collegata da New York – Basta pensare a cosa ha detto dopo le violenze di Charlottesville (un raduno di suprematisti bianchi del 2027 terminato con tre morti e decine di feriti, che Trump da presidente al primo mandato non condannò, ndr), agli insulti contro Barack e Michelle Obama. E infatti uno dei suoi primi provvedimenti è stata la cancellazione degli uffici per la diversità, per cancellare i progressi fatti in tutti questi anni per la tutela delle minoranze. – ha proseguito – E ancora, agli insulti contro le donne di colore“.
Da giornalisti, ha detto Rula “bisogna attenersi ai fatti: anche quando Trump dice che vuole riprendersi Panama, lo fa perché è indagato per i soldi offshore che tiene in quel Paese. La sua idea di annettere il canale è dettata solo da motivi personali, per risolvere i suoi guai legali. Questa idea che Trump dice delle cose, ma poi non le fa, no, Trump è quello che è, quello che dice rappresenta esattamente la sua filosofia politica: le minoranze sono o dei sottosviluppati o persone che non devono arrivare negli Stati Uniti. E ancora”: “Persino la sua ex moglie ha affermato che Trump non voleva accanto persone di colore. Noi dobbiamo accettare il fatto che questo signore è un razzista, uno che crede nella discriminazione razziale. Persino il lancio della sua prima campagna è stato basato sulla bufala che Obama non fosse americano, ma nato in Kenia. E infatti una delle prime leggi che vuole abolire è il 14° emendamento che stabilisce lo Ius soli, un emendamento pensato per garantire agli schiavi liberati che i propri figli nati su suolo americano fossero a tutti gli effetti cittadini americani. Chiediamoci perché voglia abolire proprio lo Ius soli”, ha concluso la giornalista e scrittrice.
