Morto Drazen Dalipagic, il basket dice addio a uno dei migliori tiratori della storia. Il 25 gennaio una data scritta nel suo destino

Una leggenda della pallacanestro, considerato uno dei più grandi tiratori della storia del gioco. È morto a 73 anni Drazen Dalipagic, ala di 197 centimetri che fu l’icona della Jugoslavia che vinse tutto nel basket tra gli Anni 70 e 80. Nato a Mostar, se ne è andato a Belgrado dopo una lunga malattia. Membro della Hall of Fame del basket, detiene ancora il record di punti segnati in una stagione di Serie A italiana: 1417, nel 1987-88, con la maglia della Giorno Venezia. In Italia ha giocato per ben 7 stagioni, lasciando ricordi indelebili. Uno su tutti, i 70 punti messi a segno nel successo di Venezia contro la Dietor Bologna. Era il 25 gennaio 1987, esattamente 38 anni fa: una data che evidentemente era scritto nel destino di Dalipagic.
Dalipagic è cresciuto al Partizan, dove nel 1981-82 ottenne una media di 42,9 punti per partita, nonostante all’epoca non ci fosse ancora il tiro da tre punti. Il suo tiro, micidiale per precisione, gli ha permesso d’altronde di segnare oltre 3700 punti con la Nazionale jugoslava, di cui resta il miglior marcatore di sempre. Ha vinto il Mondiale 1978, l’oro olimpico a Mosca 1980 e tre titoli Europei tra il 1973 e il 1977.
Dieci anni al Partizan, una prima esperienza a Venezia, poi ancora una stagione a Belgrado. Nel 1982 il passaggio al Real Madrid, un anno dopo l’arrivo in Italia per restarci. Prima Udine, poi gli anni straordinari a Venezia, infine una stagione a Verona. Dalipagic è ancora oggi il 19esimo miglior marcatore della storia del campionato italiano. Dopo di lui, solo Carlton Myers è riuscito a segnare più punti in una sola partita (furono 87 con la maglia della Teamsystem Rimini contro la Libertas Udine). Era il 1995, un 26 gennaio. Domani quel record compirà 30 anni. Un altro scherzo del destino.
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