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Israele. Il figlio di Bezalel Smotrich, ministro dell’ultradestra, ha vinto un terreno a basso costo sulle rovine di un villaggio beduino

La "Israel Land Authority" ha diviso il terreno su cui sorgeva Umm al-Hiran, raso al suolo a novembre, e come da prassi i lotti vengono assegnati tramite estrazione a sorte
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Fino a poche settimane fa si chiamava Umm al-Hiran. Era un villaggio beduino, tra i molti non riconosciuti da Tel Aviv. Poco meno di 400 anime impiantate dal 1956 nella terra arida del Negev, il 14 novembre è stato raso al suolo. Allontanati gli abitanti, ingegneri e operai sono arrivati subito: al suo posto sorgerà un insediamento ebraico, si chiamerà Dror. Il terreno è stato frazionato in lotti, destinati a essere assegnati tramite estrazione a sorte, come da prassi. Tra i vincitori, riferisce Haaretz, c’è anche il figlio di Bezalel Smotrich, ministro dell’ultradestra che tiene in piedi il governo Netanyahu e punto di riferimento dei coloni che sognano di ripulire Gaza e la Cisgiordania dai palestinesi.

Nelle sue linee guida la Israel Land Authority la definisce “lotteria”. In quella della scorsa settimana, sono stati assegnati 345 lotti. Di questi, 115 sono stati riservati a cittadini considerati “locali”: non ai beduini sfollati ai quali lo status non è stato riservato, ma ai residenti del campo temporaneo di Yatir, a quelli del Consiglio regionale di Tamar, che sorge a decine di chilometri di distanza, e ai membri dell’accademia pre-militare “Bnei David” dell’insediamento di Eli. Quest’ultimo si trova in Cisgiordania, ma alcuni dei suoi hanno fondato un gruppo di insediamento temporaneo vicino alla futura Dror.

Bnaya Smotrich, 21 anni, studente della scuola talmudica di Beit El, non è un locale ma si è candidato per partecipare all’estrazione e ha vinto uno dei 115 lotti in palio, acquisendo per 60.150 shekel, poco più di 16mila euro, il dritto di comprare un terreno di 513 metri quadrati destinato alla costruzione di una casa. Tre anni fa, riferisce Haaretz, un appezzamento simile nelle vicine città di Meitar e Carmit costava tra i 350.000 e 525.000 shekel, più di dieci volte il prezzo di alcuni terreni sui quali nascerà Dror.

Smotrich sr, intanto, continua a lavorare perché la tregua a Gaza regga il meno possibile. Secondo Channel 12, nei giorni scorsi il leader di Sionismo Religioso ha organizzato e tenuto un incontro per dar vita a una campagna pubblica per riprendere la guerra. All’incontro, ha riferito l’emittente televisiva, erano presenti le famiglie dei militari uccisi in guerra e i parenti degli ostaggi che si oppongono all’intesa. “Siamo stati invitati a un incontro urgente e non ufficiale – ha detto uno dei partecipanti in incognito -. Lo scopo è formulare una strategia per fare pressione sull’opinione pubblica in modo da riprendere i combattimenti subito dopo la conclusione della prima fase dell’accordo”.

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