Colloquio in videoconferenza tra Vladimir Putin e Xi Jinping all’indomani dell’insediamento di Donald Trump

Una in videoconferenza all’indomani dell’insediamento di Donald Trump a Washington. Il leader cinese Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin hanno tenuto un colloquio e la conferma è arrivata dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Mosca sottolinea però che si è trattato di un colloquio in base a una “tradizione consolidata” per fare il punto, all’inizio dell’anno, sui “risultati del lavoro svolto nell’ultimo periodo e delineare nuovi progetti per lo sviluppo del partenariato globale russo-cinese e l’interazione strategica”. Un colloquio dunque che, secondo il presidente russo, non è legato a “fattori politici interni o all’attuale situazione globale”.
L’interscambio commerciale tra Russia e Cina nei primi 11 mesi del 2024 è cresciuto di “oltre il 7%, raggiungendo oltre 220 miliardi di dollari“, secondo quanto affermato dal presidente russo Vladimir Putin durante la videoconferenza con Xi Jinping. Risultati raggiunti “nonostante gli influssi negativi provenienti dall’esterno“, ha detto ancora Putin, citato dal servizio stampa del Cremlino. Pechino è il “principale partner commerciale” di Mosca e la Russia è il quinto partner commerciale della Cina, ha sottolineato ancora il capo del Cremlino.
La Cina “è disponibile a collaborare con la Russia per continuare a guidare le relazioni bilaterali verso una prospettiva di lungo termine e per rispondere alle incertezze dell’ambiente esterno“, ha detto il presidente Xi Jinping. Cina e Russia “dovrebbero continuare ad approfondire la cooperazione strategica, a sostenersi con fedeltà a vicenda, a salvaguardare gli interessi legittimi dei due Paesi e a consolidare ed espandere le relazioni bilaterali”, ha aggiunto Xi secondo il network statale Cctv.
La linea ufficiale, pertanto, è che non vi è alcun collegamento tra il colloquio e il secondo mandato di Trump inaugurato lunedì. Poche ore prima, dallo Studio Ovale, il 47esimo presidente Usa ha fatto sapere che “parlerà molto presto” con Putin, anche se non sa ancora quando, ribadendo che la guerra in Ucraina “deve finire“. Dall’altro lato, il presidente russo si è congratulato con il tycoon poco prima del suo insediamento. In un intervento di fronte al Consiglio di sicurezza, Putin ha ribadito di essere disponibile a un dialogo con la nuova amministrazione americana sull’Ucraina e sulle armi nucleari: “Abbiamo ascoltato le dichiarazioni del nuovo Presidente eletto Usa e degli esponenti della sua squadra sul desiderio di ripristinare contatti diretti con la Russia. Abbiamo anche ascoltato le sue dichiarazioni sulla necessità di fare tutto il possibile per evitare una Terza guerra mondiale. Accogliamo questo atteggiamento e ci congratuliamo con il Presidente eletto degli Stati Uniti nel momento del suo insediamento”, ha affermato Putin.
Dal fronte cinese, Xi ha inviato a Washington il vice Han Zheng a rappresentarlo all’insediamento di Trump, dopo l’inedito invito del tycoon, per quella che sembra una prova tecnica di un faticoso dialogo bilaterale. Venerdì scorso c’è stata anche la telefonata tra i due leader, e il tycoon ha scritto su Truth che “il presidente Xi e io faremo tutto il possibile per rendere il mondo più pacifico e sicuro!”. Il primo banco di prova sarà la vicenda TikTok. Dopo la conferma della Corte Suprema Usa della legge sul divieto del social cinese, Donald Trump ha annunciato la decisione di sospendere il bando: “Mi piacerebbe che gli Stati Uniti avessero una quota del 50%” nella divisione americana di TikTok, ha detto il neopresidente. I prossimi passi saranno determinanti.