Migranti, almeno cinquanta morti in un naufragio al largo delle Canarie. La ong: “Per giorni alla deriva senza essere salvati”

Almeno cinquanta persone, di cui 44 di nazionalità pakistana, sono morte nel naufragio di un barcone affollato di migranti diretto alle isole Canarie, arcipelago spagnolo al largo del Marocco. A comunicarlo per prima su X è stata Helena Maleno, fondatrice della ong per i diritti umani “Caminando Fronteras”, che monitora il percorso dei migranti lungo la rotta occidentale dall’Africa all’Europa e raccoglie le segnalazioni dei familiari dei dispersi.
L’imbarcazione, salpata lo scorso 2 gennaio dalle coste della Mauritania, è rimasta per giorni alla deriva nell’Atlantico prima di essere localizzata: “Hanno trascorso 13 giorni di angosciante traversata senza che arrivasse nessun salvataggio”, scrive. A quanto riferisce all’Ansa il portavoce di “Caminando Fronteras”, i sopravvissuti sono almeno 36: tra loro c’è un minorenne.
????TRAGEDIA. Mueren cincuenta personas en un cayuco que se dirigía a las islas Canarias, cuarenta y cuatro de las víctimas eran paquistaníes. Pasaron trece días de angustiosa travesía sin que llegará el rescate.
— Helena Maleno Garzón (@HelenaMaleno) January 16, 2025
L’assessore alla Transizione ecologica del governo delle Canarie, Mariano Hernández Zapata, ha confermato la “tragedia” a Radio Cadena Ser, insistendo sul “gravissimo problema” dei numerosi morti al largo dell’arcipelago nel tentativo di raggiungere l’Unione europea. “Dobbiamo agire e prendere decisioni”, ha detto. La crisi migratoria è aggravata dal mancato accordo tra l’esecutivo di Madrid e l’opposizione sulla redistribuzione degli oltre 5.800 minori non accompagnati presenti alle Canarie, sotto la tutela dell’esecutivo regionale in centri in cui la capacità di accoglienza è ai limiti.
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