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Gaza, Onu: “In molti raid Israele uccide soltanto donne e bambini”. Monsignor Pizzaballa: “Catastrofe vergognosa”

La condanna dell'Alto Commissariato per i diritti umani. Il patriarca di Gerusalemme: "Non possono essere tutti terroristi"
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Nella Striscia di Gaza sotto il fuoco di Israele c’è una “situazione drammatica, catastrofica, vergognosa, dove la dignità delle persone, di quei 2,3 milioni di persone, non è tenuta in minima considerazione. Non possiamo pensare che siano tutti collusi col terrorismo e con il crimine”. A dirlo in un’intervista a Tv2000 è monsignor Pierbattista Pizzaballa, cardinale e patriarca cattolico di Gerusalemme. “È molto difficile prevedere cosa accadrà a Gaza, vediamo cosa sta accadendo ora. C’è molto non detto perché pochi sono presenti nel territorio e quindi sanno esattamente cosa sta accadendo”, denuncia Pizzaballa. “Dobbiamo essere aperti a tutte le prospettive, tenendo alta comunque l’attenzione nostra, ma anche quella di tutte le chiese del mondo, di tutti quelli che ci vogliono ascoltare sulla gravità di quello che sta accadendo”, afferma.

Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, venerdì i raid israeliani hanno ucciso almeno 15 persone, dieci di loro appartenenti alla stessa famiglia, la cui abitazione a Khan Younis – nel centro della Striscia – è stata distrutta. Altri tre civili sono stati uccisi – e diversi altri feriti – in un bombardamento di droni nella zona di Al-Atatra, a ovest di Beit Lahia, al confine nord dell’enclave. Secondo Hamas, il movimento islamico che governa la Striscia, dall’inizio della guerra il 7 ottobre 2023 hanno perso la vita 50.886 persone. Una condanna degli attacchi israeliani è arrivata dall’Onu: “Tra il 18 marzo e il 9 aprile 2025, si sono verificati circa 224 attacchi israeliani contro edifici residenziali e tende per sfollati. In circa 36” di questi, “le vittime registrate finora sono state solo donne e bambini“, ha comunicato l’Alto Commissariato per i diritti umani.

A un evento pubblico il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha accusato aspramente il governo di Tel Aviv: “Fino a che continua il terrorismo di Stato di Israele a Gaza è molto difficile avere una pace duratura nella nostra regione. Restare in silenzio rispetto ai crimini di Israele significa essere complici di questo crimine“, ha detto. “Proprio questa mattina, 10 persone, tra cui sette bambini, della stessa famiglia, sono state uccise a Khan Yunis. Se questa non è barbarie, vi chiedo, cos’è?”.

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