“Quando tu su una rete ferroviaria come quella dell’Italia, che è complicata perché è un paese stretto e lungo e non largo e lungo, apri tutti i cantieri succede quello che sta succedendo. Non si può dare la colpa a Salvini”. È la curiosa teoria dell’ex parlamentare Italo Bocchino che, ospite insieme a Marco Travaglio e Chiara Appendino di Accordi&Disaccordi, condotto da Luca Sommi sul Nove, si è prodigato in una difesa a spada tratta del ministro dei Trasporti. Sagace la risposta del direttore del Fatto Quotidiano: “Lei sta affermando che oggi con la catastrofe dei treni che dura da mesi, se ci fosse un governo di centrosinistra, Meloni, Salvini e Tajani non se la prenderebbero con il ministro dei Trasporti ma a quello della Sanità? Ma a chi bisogna rivolgersi per avere spiegazioni?”.
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