Come fare per vedere gratis in streaming le partite degli Australian Open senza ricorrere alla pirateria illegale? Da oggi c’è una soluzione, anche se non è proprio la stessa cosa… Il canale YouTube ufficiale del torneo Slam trasmette infatti live alcuni match in corso a Melbourne. Al posto dei veri giocatori, però, ci sono dei pupazzi animati generati dall’intelligenza artificiale. Proprio così. L’effetto è buffo e surreale: sembra di assistere a una partita della Wii o a un cartone per bambini. Ma gli scambi che si vedono sono una riproduzione in tempo reale di quel che accade veramente sul campo da tennis, grazie appunto all’ausilio dell’intelligenza artificiale. E così si vede il pupazzo che raffigura Jannik Sinner allungarsi per giocare un dritto e tirarlo lungolinea, esattamente come ha appena fatto il numero 1 al mondo sul campo (vero) contro Nicolas Jarry.
L’esperimento è innovativo ma non è una prima volta assoluta: soprattutto negli Stati Uniti alcune partite – in particolare della Nfl, football americano – sono state trasmesse utilizzando la generazione di immagini dell’intelligenza artificiale. Nel tennis però non era mai successo, sicuramente non a livello ufficiale. Resta da capire quindi perché gli organizzatori degli Australian Open abbiano voluto testare questo nuovo metodo di fruizione sui propri canali ufficiali. È ovvio che legalmente non possono trasmettere i match in diretta, perché hanno venduto i diritti per la tv e lo streaming ai vari broadcaster in giro per il mondo (in Italia i diritti li ha Eurosport). Evidentemente però non violano alcun accordo commerciale nel mandare in onda i match “animati” e quindi hanno voluto esplorare questa nuova frontiera.
Certo, l’esperienza per l’utente è bizzarra, quasi kafkiana. Durante il cambio campo, si vedono questi pupazzi fare movimenti strani, alle volte come in preda a deliri mistici. Le inquadrature in primo piano sono assolutamente fuori luogo. Le immagini in campo largo invece restituiscono effettivamente un’idea precisa di come si sta evolvendo lo scambio. E il tutto è condito dal commento in diretta della partita (ovviamente in inglese). Insomma, per chi non può permettersi o non vuole pagare per vedere gli Australian Open, può essere un’esperienza stravagante da provare. O un modo per rimanere aggiornati sul punteggio di un match senza dover “refreshare” l’app con i risultati live. E il match tra Sinner e Jarry conta ad esempio oltre 80mila visualizzazioni. Vedere il tennis, quello vero, resta però tutt’altra cosa. Almeno per il momento…