La difesa del titolo è cominciata. Autoritario, dominante nei momenti clou, a suo agio in ogni fase di gioco. Insomma, esattamente il giocatore che avevamo lasciato nel 2024. Jannik Sinner rompe il ghiaccio in questa edizione dell’Australian Open superando il cileno Nicolas Jarry con il punteggio di 7-6 7-6 6-1 in due ore e quaranta minuti di gioco. Ora l’azzurro se la vedrà nel secondo turno contro uno tra Taro Daniel e Tristan Schoolkate. Avversari sulla carta molto più abbordabili del cileno, soprattutto di questa versione australiana.

Aveva tutte le sembianze di una sfida insidiosa, e così si è configurata; forse anche più di quanto ci si potesse aspettare. Grandi i meriti di Jarry, sceso in campo senza timori reverenziali e con tutta la sua esperienza, fatta di tre titoli Atp e dalla finale agli Internazionali d’Italia della scorsa stagione. A tutto questo Sinner ha contrapposto il suo status, controllando il cileno nei momenti di maggiore fiducia, concentrandosi sui propri turni di servizio, per poi inserire una marcia in più durante i due tie-break che hanno indirizzando la sfida, rendendo il terzo set una sessione di allenamento. Nessuna frustrazione per i break che tardavano ad arrivare. Un match tirato e difficile, anche perché segnava l’esordio stagionale di Sinner in questo 2025, dopo i due test contro Popyrin e Tsitsipas degli scorsi giorni. In più, in generale, il primo turno di uno Slam racchiude sempre passaggi scivolosi da affrontare. L’azzurro ha superato tutto questo senza particolari problemi. Il primo scoglio sulla strada della riconferma.

La partita – Come era pronosticabile, i servizi scandiscono l’andamento della partita fin dai primi minuti. I turni in battuta scorrono rapidi e senza sussulti, fino al 3-3. Qui Sinner concede due palle break al cileno, le annulla entrambe e poi restituisce il “favore” nel game successivo. Anche per l’azzurro arrivano due chance per rompere l’equilibrio, e pure in questo caso l’allungo non arriva. Jarry mantiene alta l’aggressività e continua a chiudere ogni porta al numero 1 del mondo; come quella sul 6-5. Sinner ci costruisce un set-point e il cileno si salva con una grande seconda di servizio. Nessun problema, zero frustrazione, perché durante il tie-break si ripete lo schema che si era visto decine di volte nel corso del 2024. Sinner alza il livello, azzera gli errori, domina gli scambi. Il tutto si traduce in un ineccepibile 7-2. Primo set per l’azzurro.

Il secondo parziale si apre con l’attesa di un inevitabile calo da parte di Jarry e invece questo non arriva, anzi. Il cileno da prima pare accusare il colpo, poi ritrova fluidità e tanta incisività. Talmente grande, che il secondo set risulta ancora più subordinato al servizio rispetto a quello inaugurale: 2-2, 3-3, 4-4, 5-5, senza l’ombra di una sola palla break. E anche l’inizio del nuovo, inevitabile tie-break segue questo schema, soprattutto per merito di un Jarry in trance agonistica al servizio. Per spezzare questo stato serve un grandissimo recupero difensivo di Sinner, che sorprende il cileno sotto rete. Mini-break. Altro grande recupero dell’azzurro e nuovo allungo poco dopo, per tre set-point consecutivi. Tutto finito? Non proprio, perché c’è tempo per un ultimo brivido. Jarry non si arrende, Sinner si disunisce e restituisce i due mini-break all’avversario. Una chance improvvisa che viene vanificata dal rovescio largo del cileno, che regala anche il secondo set al numero 1 del mondo.

Stavolta il contraccolpo su Jarry arriva e prende forma con uno smash colpito malamente e lungo di metri. Un errore che concede a Sinner il primo break della partita: 2-0. È il momento di rottura della partita, perché da qui in poi tutto sarà in discesa per il numero uno. Jarry prova a scuotersi, a non staccare la spina, ma ormai il calo mentale e fisico è netto. Sinner ne approfitta subito, piazza il doppio break di vantaggio e poi chiude agevolmente con un nuovo errore di rovescio del cileno: 6-1.

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