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Catania, dottoressa aggredita in ospedale da due donne. Arrestata una 25enne. Asp: “Atto gravissimo e vile”

Le motivazioni dell’aggressione contro la dottoressa sembrano essere legate ad alcune visite effettuate sulla figlia della donna arrestata
Catania, dottoressa aggredita in ospedale da due donne. Arrestata una 25enne. Asp: “Atto gravissimo e vile”
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Ennesimo episodio di violenza nei confronti del personale medico in servizio. Sabato, all’ospedale di Biancavilla, nel Catanese, due donne hanno aggredito una dottoressa tra il reparto di Pediatria e il Pronto Soccorso. Una delle due, una giovane di 25 anni, è stata arrestata in flagranza di reato dai carabinieri. Durante l’aggressione, la donna ha colpito anche un infermiere e una guardia giurata intervenuti per difendere la dottoressa. Le motivazioni dell’aggressione sembrerebbero legate a delle visite mediche effettuate sulla figlia della donna arrestata. L’episodio è ora all’attenzione del Tribunale per i minorenni di Catania.

“L’aggressione subita dalla dottoressa e dagli operatori dell’ospedale di Biancavilla – affermano in una nota i vertici dell’Asp etnea – è un atto gravissimo“. L’azienda sanitaria provinciale di Catania esprime “solidarietà e vicinanza ai colleghi”, annunciando che “saranno al loro fianco nelle sedi opportune per condannare questo atto vile e assolutamente ingiustificabile”. E ancora, osservano dall’Asp di Catania, “non sono neppure invocabili giustificazioni emotive” visto che “nessun piccolo paziente o familiare era ricoverato” nel nosocomio di Biancavilla. “Non è tollerabile entrare in ospedale con l’obiettivo di imporre con la forza e la violenza una presunta ragione. E ringraziamo i carabinieri per il loro tempestivo intervento”. L’Asp di Catania auspica “un salto educativo e culturale” perché “nonostante le misure di sicurezza attivate e le numerose attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica constatiamo che la prevenzione non è mai abbastanza”. Anche il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha condannato l’aggressione definendolo un “atto vile e vergognoso“.

Un altro caso di aggressione a un pediatra si era verificato pochi giorni fa, il 3 gennaio, al Policlinico universitario di Catania, dove un medico è stato colpito violentemente al volto e successivamente preso a calci. Anche in quell’occasione l’aggressione era legata a questioni familiari. Gli aggressori, almeno tre, sarebbero poi fuggiti a bordo di alcuni scooter guidati da altre persone rimaste in attesa fuori dal Policlinico di Catania.

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