Il mondo FQ

Luigi Mangione si dichiara non colpevole, l’avvocata: “Trasformato in una pedina politica”

Il giudice Gregory Carro ha risposto alla difesa che ha poco controllo su ciò che accade fuori dall’aula, ma ha detto di poter garantire che l'imputato riceverà un processo equo
Commenti

“Non colpevole”. Luigi Mangione, accusato di aver ucciso l’amministratore delegato di UnitedHealthCare, è in tribunale insieme ai suoi legali. Il 26enne è arrivato in abiti civili – camicia bianca e maglione bordeaux – e si è dichiarato non colpevole delle accuse di omicidio presentate dallo Stato di New York. La sua apparizione in tribunale avviene nell’ambito di un procedimento a livello dello Stato di New York che si svolgerà parallelamente a quello a livello federale. Mangione è accusato di avere ucciso Thompson per strada a Manhattan la mattina del 4 dicembre.

L’arresto e le accuse – È stato poi arrestato in un McDonald’s in Pennsylvania dopo 5 giorni di ricerche, con una pistola che corrispondeva a quella usata nella sparatoria e un documento d’identità falso; secondo i procuratori federali, aveva con sé anche un taccuino in cui esprimeva ostilità nei confronti del settore delle assicurazioni sanitarie e in particolare dei dirigenti più ricchi. Le accuse federali potrebbero comportare la possibilità della pena di morte, mentre la pena massima per le accuse a livello statale è l’ergastolo senza condizionale. I procuratori hanno dichiarato che i due casi procederanno su binari paralleli e le accuse statali dovrebbero andare a processo per prime. Il giovane, che accusato di omicidio e stalking a livello federale, rischia la pena di morte. Le accuse erano arrivate poco dopo il via libera all’estradizione del 26enne. Il processo si svolgerà nello Stato della città di new York, dove la pena di morte è stata sospesa dal 2004. Tuttavia i procuratori federali hanno la possibilità di richiederla.

L’avvocata: “Una pedina politica” – Mangione è detenuto in un carcere federale a Brooklyn insieme ad altri imputati di alto profilo, tra cui il rapper Sean ‘Diddy’ Combs, noto anche come Puff Daddy. Parlando in conferenza stampa martedì per annunciare le accuse a livello statale, il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg ha detto che l’applicazione della legge sul terrorismo riflette la gravità di un “omicidio spaventoso, ben pianificato, mirato a provocare shock, attenzione e intimidazione“. Intervenendo oggi, uno degli avvocati di Mangione ha detto al giudice che i funzionari governativi, compreso il sindaco di New York Eric Adams, hanno trasformato Mangione in una pedina politica, privandolo dei suoi diritti di imputato e compromettendo la giuria. “Sono molto preoccupata per il diritto del mio cliente a un processo equo”, ha dichiarato Karen Friedman Agnifilo. “Si tratta di un giovane uomo” ed “è stato trattato come una palla da ping-pong tra giurisdizioni in guerra”, ha aggiunto. Il giudice Gregory Carro ha risposto che ha poco controllo su ciò che accade fuori dall’aula, ma ha detto di poter garantire che Mangione riceverà un processo equo. Il sindaco di New York, Eric Adams, ha detto che sperava di mandare un messaggio al sospettato: “Volevo guardarlo negli occhi e dirgli che ha compiuto questo atto terroristico nella mia città, la città che i cittadini di New York amano”, ha spiegato Adams a una tv locale.

Chi è Mangione – Laureato alla Ivy-League e proveniente da un’importante famiglia del Maryland, negli ultimi mesi Mangione sembrava essersi allontanato dalla famiglia e dagli amici. Scriveva spesso nei forum online delle sue battaglie contro il mal di schiena. Secondo l’assicuratore, non è mai stato un cliente di UnitedHealthcare. Thompson, sposato e padre di due figli liceali, lavorava da 20 anni per il gigante UnitedHealth Group, di cui era diventato amministratore delegato nel 2021. L’uccisione ha spinto molti a manifestare il proprio risentimento nei confronti delle assicurazioni sanitarie Usa, con Mangione a fare da controfigura alle frustrazioni per i rifiuti di copertura e le ingenti spese mediche. Onde d’urto sono arrivate nel mondo delle aziende, dove diversi dirigenti dicono di aver ricevuto un’ondata di minacce.

Resta in contatto con la community de Il Fatto Quotidiano

L'amato strillone del Fatto

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione