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Il cardinale Pizzaballa è entrato a Gaza. Il Papa ribadisce: “Bambini mitragliati e bombe su scuole e ospedali, quanta crudeltà”

Dopo la polemica a distanza tra il pontefice e l'ambasciata di Israele, Francesco torna a esprimere dolore per quanto avviene nella Striscia. Parla anche della "martoriata Ucraina" e lancia un appello: "Tacciano le armi e risuonino i canti natalizi"
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Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, è entrato questa mattina nella Striscia di Gaza e “ha raggiunto il compound della parrocchia della Sacra Famiglia per una visita di solidarietà e la celebrazione del Natale”. L’ingresso del porporato – che ha “giurisdizione” sui fedeli cattolici di rito latino residenti in Israele, Palestina, Giordania e Cipro – è avvenuto dopo che ieri Papa Francesco, durante il discorso di Natale alla Curia, aveva lamentato il fatto che Pizzaballa non era stato fatto entrare nel territorio dilaniato dalla guerra di Israele. L’ambasciata israeliana presso la Santa Sede aveva replicato che invece il cardinale Pizzaballa aveva ricevuto il permesso.

E oggi Francesco durante l’Angelus ha ribadito il concetto espresso ieri: “Con dolore penso a Gaza, a tanta crudeltà, ai bambini mitragliati, ai bombardamenti di scuole e ospedali. Quanta crudeltà”. Il pontefice ha fatto di nuovo riferimento alle crisi internazionali: “Preghiamo perché a Natale possa cessare il fuoco su tutti i fronti di guerra: in Terra Santa, in Ucraina , in tutto il Medio Oriente e nel mondo intero”. “La martoriata Ucraina – continua – continua a essere colpita da attacchi contro le città che a volte danneggiano scuole, ospedali, chiese”, ha sottolineato ancora Francesco. Lanciando il suo appello: “Tacciano le armi e risuonino i canti natalizi”.

Nella notte vari raid notturni compiuti dalle forze israeliane hanno causato la morte di almeno 28 persone. Uno dei blitz è avvenuto sulla ex scuola di Gaza City che ospitava sfollati: qui sono morti in 8 fra cui 4 bambini, secondo le informazioni della protezione civile di Gaza, espressione di Hamas. Un altro attacco israeliano, secondo la protezione civile, ha colpito un caseggiato a Deir al-Balah, uccidendo 13 persone. Altri sono i 4 morti in un’automobile “presa di mira da un drone israeliano” a Gaza City, e ulteriori 3 “non identificati” in “un attacco aereo israeliano a est della città di Rafah“. Secondo il ministero della Sanità del governo di Hamas dall’inizio della guerra con Israele (dopo il 7 ottobre 2023) le vittime nella Striscia sono state 45.259 vittime.

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