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Sciopero natalizio anche per Starbucks. La catena di caffetterie è accusata di comportamenti antisindacali

Il sindacato che rappresenta oltre 10mila lavoratori della catena di caffetterie ha annunciato che  i suoi iscritti sciopereranno nei negozi di Los Angeles, Chicago e Seattle per cinque giorni
Sciopero natalizio anche per Starbucks. La catena di caffetterie è accusata di comportamenti antisindacali
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Dopo quelli di Amazon, anche i dipendenti di Starbucks incroceranno le braccia durante le festività di Natale. Il sindacato che rappresenta oltre 10mila lavoratori della catena di caffetterie ha annunciato che i suoi iscritti sciopereranno nei negozi di Los Angeles, Chicago e Seattle per cinque giorni a partire da venerdì, motivando lo stop con questioni irrisolte su salari, personale e orari.

È l’ultima di una serie di mobilitazione che segnala una ripresa dell’attivismo dei lavoratori. Nel 2023 si sono verificati 33 scioperi, il numero più alto dal 2000. Il sindacato Workers United, che rappresenta i dipendenti di 525 punti vendita negli Stati Uniti, ha dichiarato giovedì sera che gli scioperi aumenteranno ogni giorno e potrebbero raggiungere “centinaia di negozi” in tutto il Paese entro la vigilia di Natale.

Le trattative tra l’azienda e Workers United sono iniziate ad aprile. Tuttavia, il sindacato ha affermato che Starbucks non ha ancora presentato una proposta economica seria, poiché mancano meno di due settimane alla scadenza del contratto di fine anno. “Le richieste di Workers United includono un aumento immediato del 64% del salario minimo (attualmente 15 dollari/ora lordi) e un incremento più consistente nel triennio. Questo non è sostenibile”, ha affermato Starbucks.

Il gruppo ha chiuso l’ultimo bilancio con 3,7 miliardi di dollari di utili. I principali azionisti sono i colossi della finanza americana Vanguard (9,7%), Blackrock (6,8%), State Street (4%), Capital world (4%).

La catena di caffetterie è oggetto di centinaia di denunce presentate al National Labor Relations Board (NLRB) per pratiche di lavoro illecite come licenziamenti degli aderenti ai sindacati e chiusura di negozi durante le campagne sindacali. Starbucks ha negato ogni illecito e ha affermato di rispettare il diritto dei lavoratori. Tuttavia l’NLRB ha affermato che Starbucks ha infranto la legge quando ha detto ai dipendenti del punto vendita di Seattle che avrebbero perso i benefici se si fossero iscritti a un sindacato.

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