Interdetti tre professori del Conservatorio di Milano, il gip: “Quadro desolante”. L’accusa: “Denaro e regali per l’ammissione”
Un “quadro desolante” di favoritismi, in cambio di denaro e regali, affinché i candidati potessero entrare nella scuola di canto del Conservatorio di Milano Giuseppe Verdi. Il giudice per le indagini preliminari di Milano, Alessandra Di Fazio,. ha disposto l’interdizione dagli uffici pubblici e privati per un anno per tre insegnanti accusati, a vario titolo, di corruzione, induzione indebita e falso nell’inchiesta su un giro di presunte tangenti che sarebbero state pagate da studenti, in particolare cinesi, per essere ammessi nella prestigiosa scuola musicale milanese. Fatti commessi, secondo l’accusa, fino al febbraio del 2023. Durante le perquisizioni erano stati trovati 110mila euro.
La Procura aveva chiesto gli arresti domiciliari o in subordine le interdittive. I docenti erano stati interrogati tre giorni fa in via preventiva dalla giudice, come prevedono le nuove norme della riforma Nordio, salvo un quarto professore (anche per lui richiesta di arresto) che si trova all’estero e che sarà interrogato a gennaio. Stando alle indagini, che erano venute a galla già nel febbraio dello scorso anno, gli insegnanti avrebbero preteso acconti tra i 9mila e i 12mila euro a testa su “pacchetti” virtuali di 50-80 lezioni di canto per nascondere, secondo l’accusa, le mazzette che avrebbero chiesto fino a febbraio del 2023. Docenti che, poi, facevano anche parte delle commissioni che esaminavano i candidati per l’ingresso ai corsi di canto. L’istituto di formazione musicale, il più grande in Italia, è parte lesa nell’inchiesta.