La sconfitta di Champions League in casa della Juventus per 2-0 è stata pesantissima per il Manchester City di Pep Guardiola. Questa volta, però, l’allenatore degli inglesi non ha infierito sul proprio corpo come successo in occasione del pareggio contro il Feyenoord. Nel post partita del match contro i bianconeri, Guardiola ha tentato di ridimensionare quell’episodio e quelle immagini che hanno fatto il giro del mondo suscitando anche diverse polemiche.
“La verità è che ho un problema di pelle – ha svelato il catalano -. Devo assumere antistaminici per un po’ di tempo. Poi sì, con le unghie mi sono leggermente ferito sul naso… Anche io sono umano e quando incappo in brutte giornate a volte mi capita di essere preda del nervosismo, non riesco a riposare bene e nemmeno digerisco. Nel bene e nel male, tutto passa. Cosa può accadere di peggio? Perdiamo ancora e mi mandano a casa? Allora torno a casa. Eppure sono sempre io, il Guardiola che pochi mesi fa festeggiava per la vittoria del campionato”.
Una carriera ricca di successi quella di Pep Guardiola, sia da calciatore e che da allenatore. Eppure nelle ultime settimane il catalano è torna sulla terra, scoprendosi fragile come non mai. Il Manchester City sta vivendo una crisi che pare senza fine, culminata con la sconfitta di Torino contro la Juventus che rischia clamorosamente di eliminare gli inglesi dal torneo. “Fa parte del gioco, è la vita che non sempre va come si vorrebbe”. Questa volta Guardiola sta facendo particolarmente fatica a uscire da questo brutto periodo, ma un’idea su come venirne ha capo ce l’ha: “Giocando bene come a Torino ci rialzeremo. Non so se ce la faccio a risolvere questo periodo difficile, questo per noi è un anno complicato. Ma se andiamo avanti so per certo che non sarà facile per qualcuno affrontarci“.
Mercoledì sera, l’allenatore ex Barcellona ha rimediato la 7ª sconfitta in 10 incontri. I Citizens sono già stati eliminati dalla Coppa di Lega, in Premier League invece si trovano a -8 dal capolista Liverpool e adesso fare risultato contro il Paris Saint-Germain e il Brugge in Champions League potrebbe non bastargli per staccare il pass qualificazione.