“Se il governo Meloni fosse stato attivo dieci anni fa, oggi avremmo un campione nazionale sulla tecnologia satellitare e non dovremmo ricorrere a Elon Musk“. Lo ha detto Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, intervenendo ad Atreju 2024 a Roma. Di cosa parla il sottosegretario Butti? Parla di banda larga, obiettivo da raggiungere con i fondi del Pnrr, per connettere, spiega, “anche le aree più remote e garantire connettività a tutti gli italiani”. “Il governo – spiega il sottosegretario – ha preso sul serio il lavoro di digitalizzazione della pubblica amministrazione che sta portando a termine. Due sono i concetti che abbiamo fatto nostri: efficienza e resilienza, io ci aggiungerei anche trasparenza. Noi abbiamo parecchi fondi per digitalizzare la Pa, stiamo facendo un lavoro straordinario, abbiamo investito molto sull’interoperabilità e stiamo cercando di far dialogare le singole amministrazioni. Occorre però un Paese connesso, qui abbiamo un’altra pessima eredità, questo è un Paese che doveva essere connesso da tempo, invece per alcuni errori pacchiani ha ritardato questo processo e il governo ora è impegnato per fare in modo che gli operatori possano portare connettività ovunque”.

Articolo Successivo

Il lapsus del neo ministro Foti sul palco di Atreju: “Pnrr? Il mio obiettivo è il 30 giugno 2016”. Ma è il 2026

next