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Roma, ragazzino precipitato: la Procura indaga per istigazione al suicidio. Sequestrato il cellulare

Nelle prossime ore saranno ascoltati i familiari: al momento della caduta in casa c'erano il padre e la baby sitter
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Istigazione al suicidio: è l’ipotesi terribile su cui sta lavorando la squadra mobile di Roma dopo la morte di un ragazzino si 12 anni, ieri pomeriggio nel quartiere Collatino. Gli investigatori puntano a capire se si sia trattato di un gesto volontario o di un incidente. Per adesso, ovviamente, il fascicolo aperto in Procura è a carico di ignoti, ma è stato sequestrato il cellulare del bambino: verrà analizzato per cercare elementi utili alle indagini.

Al momento della caduta dal decimo piano del palazzo in via Igino Giordani (la stessa via in cui morì anche Luca Varani), in casa c’era anche il padre. L’uomo stava lavorando in smart working e nell’appartamento era presente anche la babysitter. Gli investigatori ascolteranno in queste ore familiari, amici e insegnanti del ragazzino per far luce sull’accaduto.

Il piccolo, le cui condizioni sono apparse subito gravissime, è morto poco dopo il trasporto in ospedale.

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