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I nostri video - 20 Novembre 2024
“Tutto quello che si deve sapere su una guerra che va avanti da 10 anni”. Travaglio presenta ‘Ucraina, Russia e Nato in poche parole’
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- 17:54 - Trapianti, cuore artificiale in attesa di organo donato: da ponte a speranza definitiva
Roma, 5 dic. (Adnkronos Salute) - Le lunghe attese per un trapianto di cuore potrebbero diventare meno gravose e sfinenti per i pazienti con insufficienza cardiaca terminale, costretti a ospedalizzazioni continue e prolungate, esposti a complicanze e ad un elevato rischio di morte. Il cambio di scenario è vicino grazie al cuore artificiale, indicato al momento come 'ponte' per i pazienti, in attesa di trovare un organo compatibile. Grazie a tecnologie in continua evoluzione, si aprono nuovi scenari con la prospettiva di ribaltare il paradigma di cura con cui fino ad oggi cardiologi e cardiochirurghi hanno gestito l’insufficienza cardiaca nelle fasi terminali. Questa patologia, in costante aumento, riguarda 64 milioni di persone nel mondo, con una mortalità altissima che varia a cinque anni tra il 50% e il 75%. In Italia l’insufficienza cardiaca è responsabile di oltre 200.000 ricoveri l'anno con un tasso di mortalità attestata al 50% entro due anni.
Il gold standard riconosciuto per l’insufficienza cardiaca nelle fasi terminali resta il trapianto di cuore, sul quale però pesa un grande limite a livello mondiale: il reperimento di organo da donatore. La discrepanza tra domanda e offerta è incolmabile: 6.000 trapianti di cuore all’anno coprono appena il 10% del fabbisogno totale. In Italia, dove i trapianti cardiaci vengono effettuati all'interno della rete di 16 Centri cardiochirurgici altamente specializzati di cui 2 pediatrici, nel 2023 sono stati eseguiti 370 trapianti di cuore ma, secondo le stime, il numero di procedure soddisfa appena metà del fabbisogno complessivo di cuore nel nostro Paese. Le liste d’attesa al 2023 contavano 668 pazienti. I tempi medi di attesa per un trapianto di cuore sono di 3,7 anni nelle liste standard. Il numero limitato di donatori e le controindicazioni al trapianto per alcune categorie di pazienti hanno creato le condizioni per lo sviluppo di sistemi di assistenza meccanica sempre più avanzate e raffinate, che guadagnano spazio perché riescono a traghettare verso il trapianto tutti quei pazienti le cui condizioni cliniche non permettono l’attesa di un nuovo cuore.
La peculiarità del cuore artificiale totale (Tah): fisiologico, altamente emocompatibile, pulsatile e autoregolato, frutto dell’esperienza di Carmat, MedTech francese nata per creare un’alternativa valida per i pazienti in attesa del trapianto cardiaco. Il cuore artificiale totale è disponibile nel mercato europeo con l’indicazione di 'ponte verso il trapianto' (Btt, bridge to transplant) per i pazienti affetti da insufficienza cardiaca biventricolare terminale che non hanno più la possibilità di trarre benefici da una terapia medica o da un sistema di supporto meccanico al circolo, come il Vad (ventricular assist device), che assiste solo la parte sinistra del cuore, a condizione che la funzione del ventricolo destro sia normale. Secondo alcuni esperti, il cuore artificiale potrebbe avere le potenzialità di trasformare il settore maniera radicale. Ma le aspettative vanno ben oltre, con un obiettivo strategico: il graduale passaggio dal 'bridge to transplant' alla 'destination therapy', una terapia definitiva al trapianto di cuore, senza dover ricorrere ad un successivo trapianto di cuore.
"Il concetto di 'bridge to transplantation' si riferisce ad un sistema meccanico impiantato temporaneamente in un paziente in lista di attesa per il trapianto di cuore, quando la sola terapia medica non è in grado di mantenere condizioni di stabilità", afferma Claudio Francesco Russo, direttore cardiochirurgia e trapianto di cuore, azienda socio sanitaria territoriale grande ospedale metropolitano Niguarda di Milano. Proprio per evitare il rischio di depauperamento di tutte le risorse dell’organismo in conseguenza dell’insufficienza cardiaca, è giusto ricorrere a questi sistemi di supporto meccanico al circolo, comunque definiti, che ci permettono di stabilizzare le condizioni del paziente, mantenergli la qualità di vita, mantenergli la funzione degli organi periferici, mantenere la sua condizione di riserva dell’organismo e affrontare nelle migliori condizioni un intervento di trapianto di cuore".
Ci sono inoltre condizioni in cui il trapianto non può essere effettuato: pazienti che presentano problematiche diverse, ad esempio l’età avanzata o condizioni associate che controindicano la terapia immunosoppressiva. In tutti questi pazienti l’impianto del sistema meccanico, si presenta come alternativa definitiva al trapianto di cuore, cioè la 'destination therapy'. "In un terzo scenario – aggiunge Russo – il supporto meccanico al circolo può essere utilizzato come ponte alla candidabilità, nel caso di un paziente con controindicazioni temporanee al trapianto di cuore, ad esempio soggetti giovani con storia di neoplasia non ancora clinicamente risolta, o soggetti con elevate pressioni nel circolo polmonare non permissive del trapianto stesso. In questi casi possiamo impiantare la macchina fino alla risoluzione delle controindicazioni al trapianto stesso".
"Vi è, infine, un quarto scenario: l’impianto di supporto meccanico al circolo, Vad, come 'bridge to recovery', per quelle condizioni su base infettivo-infiammatoria (miocarditi, tossicità) che possono provocare un deficit temporaneo della funzione cardiaca potenzialmente reversibile. In questo caso, se il paziente è in condizione di gravissimo scompenso cardiaco o di shock cardiogeno intrattabile possono essere impiantati questi sistemi meccanici che, una volta recuperata la funzione cardiaca, possono essere rimossi". Il cuore artificiale totale sostituisce integralmente il cuore nativo e supporta temporaneamente il circolo. L’impianto del sistema stabilizza le condizioni cliniche del paziente, trasformando un’urgenza in una condizione gestibile anche a casa e con una migliore qualità della vita.
L’innovatività del cuore artificiale totale è caratterizzato da emocompatibilità (tutte le superfici di contatto con il sangue sono rivestite da materiali biologici con riduzione del rischio tromboembolico e conseguente impiego di terapia anticoagulante a dosi minime); autoregolazione (il sistema adatta la pressione arteriosa e il volume di sangue a seconda delle esigenze fisiologiche del paziente); pulsatilità (i profili di pressione e flusso sanguigno mimano quelli del cuore nativo e vengono riprodotte sistole e diastole); compatibilità anatomica (il cuore artificiale totale si adatta perfettamente all’anatomia del torace umano). Le prime evidenze dello studio Pivot europeo promosso da Carmat mostrano il buon recupero dei pazienti dopo l’impianto e il miglioramento delle condizioni di salute, dato importante che permette di affrontare al meglio il successivo trapianto di cuore.
In Francia è in corso Eficas, uno studio prospettico che ha l’obiettivo di arruolare 52 pazienti in 10 Centri cardiologici, per raccogliere ulteriori dati aggiuntivi su sicurezza ed efficacia, end point primario: la sopravvivenza post-impianto di almeno 6 mesi senza eventi gravi o la riuscita del trapianto entro i 6 mesi. Tah è stato impiantato in decine di pazienti nel mondo, compresi 4 in Italia (ospedale Monaldi di Napoli, ospedale Niguarda di Milano, ospedale San Camillo di Roma). Il sistema di supporto meccanico biventricolare al circolo comporta un triplo vantaggio: i pazienti vengono stabilizzati e guadagnano tempo, i clinici sono i protagonisti di un cambiamento epocale nel paradigma di cura dell’insufficienza cardiaca terminale e il Sistema Sanitario – a fronte di una riduzione dei ricoveri, ricorrenti e prolungati, dei pazienti in condizioni critiche in attesa di trapianto – risparmia sui costi.
Restano tuttavia alcuni ostacoli, soprattutto di tipo culturale, che rallentano il routinario ricorso al cuore artificiale totale nella pratica clinica. Da un lato, il cuore resta ancora l’opzione elettiva per i Centri autorizzati al trapianto; dall’altro, la comunità medica (cardiologi ospedalieri e medici del territorio) non riceve un’adeguata informazione sulle tecnologie avanzate come il cuore artificiale. Scarsa è la conoscenza anche nell’opinione pubblica e tra gli stessi pazienti che, nella condizione di poter scegliere, appaiono più propensi a ricevere un cuore biologico.
- 17:37 - Autonomia: Boccia, 'Calderoli e governo devono fermarsi'
Roma, 5 dic. (Adnkronos) - "Quando durante il Conte 2, io ero ministro degli Affari regionali, ottenemmo l’unanimità in Conferenza unificata non perché siamo più simpatici, ma perché dicemmo che non si può attuare l’autonomia solo dall’articolo 116 comma 3, cioè partendo dal portafogli, ma dicemmo ‘mettiamo da parte i soldi, escludiamo tpl, scuola e sanità e definiamo i Lea quando ci saranno 100 miliardi per la perequazione infrastrutturale'". Lo ha detto Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd al Senato nel corso della presentazione del libro di Antonio Ricchio “Colpo allo Stato” (Falco editore), che si è svolta al Senato in Sala Nassirya promossa dal senatore Pd Nicola Irto, con la partecipazione di Bassanini, Bombardieri, Rizzo, Fregolent, Orrico e la sottosegretaria Wanda Ferro.
"Per cominciare stanziammo 4,6 mld, che dovevano diventare 50 in 10 anni. Anche Zaia si era convinto. Poi con l’arrivo del governo Meloni si è tornati indietro di 5 anni. E la cosa grave è che Calderoli ha avuto fretta e ha cominciato a chiudere intese prima di definire i Lea. E ora l’aggravante è che dice che vuole andare avanti lo stesso, dopo la sentenza della Consulta. Noi diciamo fermatevi e con la mozione delle opposizioni chiediamo alla maggioranza di stoppare le intese finché non vengono finanziati i Lep, o almeno finché tutti i punti della sentenza non vengano recepiti”.
- 17:35 - Parlamento: conclusa missione a Budapest per evento 'patrimonio culturale e identità nazionali'
Roma, 5 dic. (Adnkronos) - Si è conclusa la missione istituzionale della delegazione del Parlamento italiano a Budapest per la conferenza interparlamentare 'Patrimonio culturale e identità delle minoranze nazionali tradizionali' nell'ambito della dimensione parlamentare della Presidenza ungherese del Consiglio dell'Unione europea nel secondo semestre del 2024 composta dal presidente Federico Mollicone come capo-delegazione, Pasqualino Penza, le senatrici Domenica Spinelli e Nicoletta Spelgatti e i funzionari tecnici. In conclusione, il presidente della sessione plenaria Karoly Panczel, capo della delegazione ungherese, ha ringraziato tutti i partecipanti e in particolar modo la delegazione italiana nella persona del presidente Mollicone per gli interventi e per l'espressione 'Europa delle patrie'.
Il Presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone aveva chiuso il suo intervento dicendo che "riscopriremo la nostra storia comune secolare e daremo nuova linfa ai piccoli borghi, alle aree interne e ai comuni montani e a tutte le identità locali che fanno grande l’Italia e la nostra Europa. Siamo d'accordo con gli ungheresi e tutti quei popoli che difendono le tradizioni e le identità storiche da quel relativismo culturale che vuole cancellarle e dall'ideologia Woke, che vuole rileggere la storia alla luce del politicamente corretto contemporaneo. L'Europa delle patrie ha una sua specificità, che ha irradiato e dato vita alla civiltà occidentale ed è giusto che le riscopra e preservi in nome di quanto scolpito qui davanti a questo meraviglioso Parlamento: Pro Patria et libertate".
- 17:34 - Veneto: De Carlo (Fdi), 'io candidato? Meloni non me lo ha chiesto, solo un pazzo direbbe no'
Roma, 5 dic. (Adnkronos) - La presidenza del Veneto? "Io voglio vedere la mia regione in mano al centrodestra, noi di Fdi lavoreremo per aver un presidente ma non necessariamente imporremo un nome. Se Meloni mi ha chiesto di candidarmi? No, assolutamente no. Se me lo chiedesse? Solo un pazzo direbbe di no ma magari io sono pazzo chi lo sa... manca più di un anno però, non ha senso parlarne ora". Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il senatore di Fratelli d'Italia Luca De Carlo.
Il senatore ha parlato anche di aspetti meno noti della sua vita, oltre alla politica, come quello legato al suo amore per la sua fattoria. "Mio figlio come me ama" quel tipo di contesto "e quindi abbiamo riaperto la mia fattoria. Dove, tra gli altri animali, ho una splendida mucca di razza scozzese, col pelo lungo nero, che si chiama Belen, ed è particolarmente bella. E ne ho altre due della stessa razza ma col pelo marrone, Cinzia e Laura...". De Carlo ha anche svelato un'altra sua passione, quella per il Che Guevara. "Io sono un fan del Che - ha detto - lui è un lottatore per la libertà dei popoli". Aveva il suo poster in camera da ragazzino? "No, ma ho la maglietta col suo volto e mi piace molto, è di colore grigio. Quella rossa non mi piace proprio...".
- 17:29 - Giustizia: Gasparri, 'finalmente Apostolico ha ascoltato miei consigli'
Roma, 5 dic. (Adnkronos) - "Finalmente la giudice Iolanda Apostolico ha ascoltato i miei consigli e ha deciso di dimettersi dalla Magistratura. Nota militante politica con la toga sulle spalle, ora sarà libera di manifestare nelle piazze o magari di buttarsi tra le file della sinistra. La Apostolico si è resa conto di non essere adatta a ricoprire un ruolo terzo e imparziale e questo lo apprezziamo. Ma, oltre a dimettersi, la ormai ex giudice farebbe bene anche a chiedere scusa a tutti gli italiani e alla Magistratura stessa per aver scritto pagine vergognose che non potranno essere cancellate”. Lo dichiara il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri.
- 17:28 - Pillitteri: La Russa, 'dispiacere per sua scomparsa, sincere condoglianze'
Roma, 5 dic. (Adnkronos) - “Ho appreso con dispiacere della scomparsa di Paolo Pillitteri, già sindaco di Milano. Figura di rilievo per la città, il suo percorso ha lasciato un’impronta significativa nella storia milanese. Alla sua famiglia rivolgo le mie più sincere condoglianze". Lo dichiara Ignazio La Russa, presidente del Senato della Repubblica.
- 17:27 - Manovra: Gasparri, 'Fi ha sostenuto con convinzione emendamento per fondo editoria'
Roma, 5 dic. (Adnkronos) - "Con il via libera definitivo della Camera al decreto fiscale 'collegato' alla manovra daremo seguito agli impegni che abbiamo preso. Forza Italia, ad esempio, ha sostenuto con convinzione l'emendamento per l'incremento del fondo per l'editoria. In un mondo in cui il saccheggio digitale e le fake news che viaggiano sulla rete si fanno sempre più spazio, le Istituzioni hanno la responsabilità di sostenere la vera e corretta informazione, garanzia del pluralismo. Saper tutelare e valorizzare chi garantisce il diritto dei cittadini ad essere informati e diffonde cultura e sapere è un nostro dovere". Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.