L’esonero del secondo allenatore in casa Roma ha fatto passare un po’ più sotto silenzio quello di Luca Gotti a Lecce. Soprattutto per ciò che riguarda chi avrebbe dovuto prendere il suo posto. Il nome, quasi inaspettato, circolava già da sabato stesso, ma ora è ufficiale: Marco Giampaolo torna in Serie A dopo due anni e diverse esperienze complicate. L’ultima volta in panchina fu con la Sampdoria, per quella che era stata la sua seconda esperienza in blucerchiato, ma molto più negativa: era stato esonerato a ottobre 2022 dopo aver perso contro il Monza. E da lì si è preso una lunga, lunghissima pausa, per aggiornarsi, fare mente locale e capire quale proposta accettare. Forse uno stop così importante non se lo sarebbe aspettato, ma l’allenatore stesso sa di non poter davvero più sbagliare: la proposta del Lecce gli è piaciuta. E lui è piaciuto al Lecce.
“Cerchiamo un profilo che possa mettere ignoranza e tigna”, aveva dichiarato domenica mattina il ds del club, Pantaleo Corvino, durante la conferenza stampa per spiegare i motivi che avevano portato all’esonero di Gotti. “Ci spiace molto umanamente”, gli aveva fatto eco il presidente Sticchi Damiani, “ma serviva un cambio di rotta netto: siamo la difesa peggiore del campionato, ci aspettiamo un segnale di campo soprattutto”. E quel segnale, ora, viene richiesto a Giampaolo, considerato l’uomo giusto proprio per le motivazioni che si porta dietro. L’anno del Milan, il 2019, è stato per lui lo spartiacque. Negativo però.
In rossonero raccolse 1,29 punti di media in 7 partite: troppo pochi, davvero troppo pochi. Venne esonerato. L’anno dopo non andò meglio con il Torino: sollevato dall’incarico a gennaio dopo 21 partite, sì, ma una media punti di 0,9 a match. Quindi, la chiamata della Samp dove aveva fatto benissimo nel triennio 2016/2019 (quello che gli valse la chiamata del Milan). Arrivò a gennaio 2022, raggiunse la salvezza, ma l’anno successivo, tra i mille problemi societari (la Samp stava per fallire, a fine stagione sarebbe poi anche retrocessa), arrivò l’esonero di cui si scriveva poco sopra. Anche in blucerchiato la media punti complessiva è stata molto bassa: 0,84. Tutt’altro che da salvezza.
La vera sfida del Lecce è questa: ridare a Giampaolo la fiducia perduta. Un investimento sull’uomo e, per l’uomo, un investimento su sé stesso. Con i giallorossi, il contratto è fino a fine stagione, con rinnovo automatico fino al 2026 in caso di salvezza. Lo stesso contratto che era stato pensato proprio per Gotti l’anno scorso. Martedì verrà presentato alla stampa, quindi condurrà il suo primo allenamento e proverà a sfruttare la sosta per mettere subito in pratica le sue idee. Che in due anni di aggiornamento sono comunque cambiate. Ora è tutto in mano sua.