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Alluvione Spagna, il miracolo del volontario italiano che consegna il midollo osseo all’ospedale di Valencia mentre infuria la Dana

Alluvione Spagna, il miracolo del volontario italiano che consegna il midollo osseo all’ospedale di Valencia mentre infuria la Dana
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Mentre il sud este della Spagna Valencia veniva devastata dall’alluvione, Massimiliano Napolitano, volontario dell’organizzazione fiorentina Nucleo operativo di Protezione civile – logistica dei trapianti (Nopc) – è riuscito a raggiungere Valencia alluvionata e consegnare del prezioso midollo osseo che ha permesso di salvare la vita ad un malato in attesa di trapianto. Il suo volo, partito dall’Italia, come tanti altri è stato dirottato a Barcellona e dopo due ore di attesa fra notizie frammentarie che cominciavano a circolare è stato organizzato un bus sostitutivo per raggiungere l’aeroporto di Valencia che si trova in una delle zone maggiormente colpite dal fenomeno Dana con tornado e piogge torrenziali. Delle 160 persone a bordo dell’aereo insieme al volontario italiano oltre i due terzi hanno rinunciato a proseguire il viaggio a causa dei rischi dovuti alle inondazioni che già stavano avvenendo.

“Non ho avuto paura e sono partito lo stesso – racconta Massimiliano – dovevo partire perché dovevo consegnare in ogni modo le cellule staminali che conservano nel mio frigo e che servivano a salvare la vita ad un ammalato in attesa di trapianto”. Arrivato all’aeroporto a Valencia, prosegue, “la situazione era davvero surreale, non c’era modo di uscire dall’aerostazione, i taxi non potevano arrivare e neppure i bus e le linee della metropolitana erano interrotte. Praticamente mi trovavo isolato e bloccato in aeroporto. La fortuna ha voluto però che nella concitazione della situazione avessi scambiato due parole con una coppia spagnola, Juanma e Maria Jesus, che una volta recuperata la loro auto si sono offerti con grande generosità di accompagnarmi all’ospedale di Valencia“. Da sottolineare che la coppia spagnola ha peraltro allungato la strada, rischiando direttamente.

Stanco e provato, Massimiliano è così riuscito, anche se con qualche ora di ritardo, a consegnare il suo prezioso carico. Ora però si trova bloccato in albergo a Valencia, dove la situazione è nel frattempo peggiorata. “Al momento – dice raggiunto al telefono dalla sua organizzazione – non è ancora possibile raggiungere l’aeroporto con nessun mezzo. Le linee metro sono ancora chiuse e i treni non si muovono da e per l’aeroporto. Siamo tutti bloccati in città”.

Nel frattempo nella sede fiorentina dell’organizzazione, nota a livello mondiale, è febbrile il lavoro della sala operativa per aiutare Massimiliano e gli altri volontari che si stanno muovendo in queste ore da e per la Spagna. “Un grande grazie va, oltre che a Massimiliano, alla nostra sala operativa sempre in allerta e pronta supportare i nostri volontari”, commenta Massimo Pieraccini direttore e fondatore del Nucleo operativo di Protezione civile. “Grazie anche a Juanma e Maria Jesus che con grande generosità si sono messi a disposizione con la loro auto. Una parte buona di umanità ancora esiste, una parte buona, generosa solidale che non esita a dare aiuto in caso di necessità a uno sconosciuto”.

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