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Campagna contro l’azzardo e Consulta anti usura: “La manovra dimostra che il governo è prono agli interessi della lobby del gioco”

Campagna contro l’azzardo e Consulta anti usura: “La manovra dimostra che il governo è prono agli interessi della lobby del gioco”
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“Mettiamoci in gioco”, campagna contro i rischi del gioco d’azzardo, e la Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II mettono “in guardia la politica e l’opinione pubblica sulla gravità delle norme che riguardano il gioco d’azzardo presenti nel testo della legge di bilancio bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato”. E spiegano: “Anche i provvedimenti presenti in questa manovra sembrano confermare la subordinazione dei governi agli interessi della lobby d’azzardo, senza curarsi dei diritti e delle esigenze dei cittadini ma nemmeno degli interessi dello Stato”.

Tra le criticità segnalate, la cancellazione dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave presso il Ministero della Salute, l’abrogazione del fondo specifico di 50 milioni di euro annui destinato alla prevenzione e alla cura del disturbo da gioco d’azzardo. Al suo posto viene istituito un Fondo per tutte le dipendenze patologiche, ripartito tra le Regioni sulla base di criteri determinati con decreto del ministro della Salute.

Infine vengono, per l’ennesima volta, prorogate le concessioni per il gioco d’azzardo fino al 31.12.2026. E viene stabilizzata in modo permanente una estrazione settimanale aggiuntiva per lotto ed enalotto, che aumenta l’offerta di gioco d’azzardo quando sarebbe invece necessario ridurla. Provvedimenti che arrivano “in un momento in cui è ormai chiaro che nel 2024 verrà toccato un nuovo record nella raccolta del gioco d’azzardo – la stima è di circa 160 miliardi di euro – dopo il record dello scorso anno con 147,7 miliardi di euro”.

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